La miracolosa nevicata a Roma e la fondazione della basilica di Santa Maria Maggiore

Non tutti conoscono la storia della nevicata a Roma e della leggendaria fondazione della basilica di Santa Maria Maggiore, uno dei luoghi di culto più importanti che sorge nel cuore del quartiere Esquilino.  I due eventi sembrerebbero collegati ed avvenuti, come tradizione narra, nel IV secolo.

Siamo a Roma, corre l’anno 358 e il patrizio romano Giovanni non riesce ad avere dei figli. Avvicinatosi alla nuova fede cristiana decide con la moglie di fare un voto per porre rimedio alla loro sterilità: costruire un tempio dedicato alla Vergine.

La Madonna sembra apprezzare e nella notte tra il 4 e 5 agosto viene in sogno ai due coniugi, e indicherà il luogo esatto dove erigere il tempio tramite un evento prodigioso: ovvero, la nevicata a Roma. 

Giovanni accorre da Liberio, al momento pontefice della comunità cristiana, per raccontargli del sogno rivelatore, scoprendo che nella notte anche il papa ha fatto lo stesso sogno. Ora, come riconoscere il luogo indicato? 
La sommità del colle Esquilino nella notte è stata imbiancata da una prodigiosa nevicata, e cosa c’è di più eclatante di una nevicata in piena estate? Questo è il segno miracoloso che il papa e i due coniugi stavano aspettando: è quindi tra la neve fresca che viene segnato il perimetro in cui sarà eretta la futura basilica dedicata alla Vergine.

La conferma della costruzione liberiana nel IV secolo della basilica, a prescindere dalla miracolosa nevicata, ci viene fornita nel liber pontificalis. Santa Maria Maggiore è una delle basiliche cristiane più antiche a Roma e va inserita nelle costruzioni di epoca paleocristiana: naturalmente ha subito diverse fasi costruttive, una delle più importanti avvenuta appena un secolo dopo. Sisto III, in concomitanza col concilio di Efeso del 431, decide di riedificare la basilica dandogli l’odierno impianto a tre navate.
La basilica, che tra l’altro è una delle quattro basiliche papali, custodisce moltissime opere d’arte di alto interesse storico-artistico, come il mosaico absidale di Jacopo Torriti, il complesso scultoreo del presepe eseguito nel XIII secolo da Arnolfo di Cambio e il soffitto a cassettoni progettato dal Sangallo in pieno stile rinascimentale.

(Nell’immagine a sinistra il dipinto “Fondazione di Santa Maria Maggiore” di Matthias Grünewald, 1519 )

Author: Pro Loco Roma

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