La Chiesa di Santa Passera

La Chiesa di Santa Passera a Via della Magliana

Le Chiese di Roma sono sicuramente una delle mete preferite dai turisti di tutto il mondo perché, anche la più piccola di esse, che si trovi al centro o in periferia, può contenere un piccolo tesoro artistico, un’opera d’arte famosa, una statua o un affresco di inestimabile valore. Tra le tantissime chiese presenti a Roma oggi vi segnaliamo la chiesa di Santa Passera, nel quartiere Portuense.

Tra via della Magliana e la riva destra del fiume Tevere, proprio di fronte alla Basilica di San Paolo fuori le mura, sorge la chiesa di Santa Passera, già esistente intorno al sec. VIII d. C. e ampliata nel XIII. La chiesa era originariamente intitolata ai santi egiziani Ciro e Giovanni, decapitati nel 303 durante le persecuzioni di Diocleziano. Nel Medioevo, a partire dall’XI secolo, il suo nome si è via via trasformato in Abbas Cirus, Appaciro, Pacero, Pacera e infine Passera: di fatto questa santa non è mai esistita realmente.

La Chiesa di Santa Passera

La Chiesa di Santa Passera

La chiesa di Santa Passera, innestata su un sepolcro romano, è un edificio a pianta rettangolare ad un’unica navata absidata e con soffitto ligneo, costituita da tre parti sovrapposte: l’attuale chiesa visibile dall’esterno, una cripta-oratorio ed, infine, una tomba ipogea probabilmente romana. Si accede alla facciata della chiesa tramite una doppia rampa di scale, il portale è semplice con sopra una finestra con grata in pietra e motivi geometrici. All’interno della chiesa sono conservati i resti di affreschi ormai quasi totalmente scomparsi raffiguranti santi, Cristo tra i Ss. Giovanni Evangelista, Pietro, Paolo e Giovanni Battista, Cristo tra i Ss. Ciro e Giovanni e una Madonna col Bambino; l’abside della chiesetta si affaccia su via della Magliana ed ha mensoline in marmo a motivi vegetali ed una bifora murata. Dalla sagrestia si scende nella cripta, forse la chiesa originaria dell’VIII secolo, dove furono collocati i corpi dei due martiri ed in cui è presente un architrave con questi versi: Corpora Sancti Cyri renitent hic atque Joannis / Quae quondam Romae dedit Alexandria Magna (“Qui risplendono i santi corpi di Ciro e Giovanni che un giorno la grande Alessandria dette a Roma”).

Nell’ipogeo, interrato dopo il 1706 e riscoperto solo nel 1904, l’antica decorazione pittorica risulta quasi completamente perduta a causa delle innumerevoli piene del Tevere ma anche per le incursioni di quanti, nel tempo, hanno cercato di trafugare le reliquie dei martiri. Esempio di stratificazione e riutilizzo di monumenti più antichi, la chiesa di Santa Passera rimane una delle più importanti testimonianze architettoniche del passato nella periferia romana.

Author: Pro Loco Roma

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