Subiaco, tra i boschi della Valle dell’Aniene

Subiaco, tra i boschi della Valle dell’Aniene

Il borgo medievale di Subiaco si trova in provincia di Roma a 408 m.s.l.m., avvolto tra i boschi dell’alta Valle dell’Aniene. Il suo nome ha origine dal latino “Sublaquem” termine con il quale si indicava la Villa di Nerone, realizzata alle porte dell’attuale cittadina. Della villa neroniana, che si specchiava in un lago artificiale, è possibile ancora oggi riconoscere i resti appartenenti al complesso termale e ad un ninfeo.

Un pò di Storia: Per moltissimo tempo Subiaco è stata meta di pellegrinaggi per l’opera di San Benedetto e dei suoi monaci. Qui il santo, alla fine del V secolo, si ritirò in una grotta, oggi nota come Sacro Speco; convinto a lasciare l’eremo dopo tre anni, dalla sorella gemella Scolastica, dettò le regole fondamentali dell’ordine benedettino. I notissimi monasteri di Subiaco, dedicati a Santa Scolastica e a San Benedetto, sono situati nella valle dell’Aniene a sud-est dell’abitato, in un’ottima posizione scenografica paesaggistica.

Per il borgo di Subiaco: Domina la cittadina la Rocca Abbaziale, anche conosciuta come “Rocca dei Borgia”. Tra i simboli di Subiaco, la fortezza, fu costruita dall’abate Giovanni V, verso la fine dell’ XI secolo. La sua posizione, in cima ad una collina, aveva in realtà un ruolo strategico: voler instaurare un dominio monastico sulla città di Subiaco. La sua collocazione permetteva quindi il controllo dell’intero castello e di particolari ribelli. La costruzione subì danni a causa del terremoto nel 1349, venne saccheggiata e danneggiata anche dai sublacensi e per molti anni non fu abitabile. Il Cardinale Rodrigo Borgia prese possesso della fortezza intorno al 1476, anno in cui fece costruire una torre quadrangolare in grado di difendere la parte più antica della Rocca. La storia narra che qui nacquero i figli del cardinale Cesare e Lucrezia Borgia, avuti dall’amante Vannozza Cattanei. Il castello medievale fu trasformato nel 1778, dall’architetto Pietro Camporese, per volere di Pio VI. La Rocca venne trasformata in un palazzo moderno, ed oggi è sede di un centro di studi benedettini che conserva affreschi di Liborio Coccetti e degli Zuccari.

Poco lontano dalla Rocca, nei pressi della piazzetta della Pietra Sprecata, si trova la neoclassica chiesa di Santa Maria della Valle, sul cui altare maggiore è posta una venerata immagine quattrocentesca. La chiesa risalente al IV secolo, fu completamente rasa al suolo durante un terremoto nel 1298, ma ricostruita in seguito sullo stesso colle.

Tra le altre bellezze del borgo vi è la cattedrale di San Andrea, nella piazza omonima, è una costruzione neoclassica eretta tra il 1766 ed il 1789, la quale conserva nell’abside un prezioso crocifisso ligneo del ‘500; sulla parete di fondo del braccio destro del transetto, una tela di Sebastiano Conca, raffigura “La Pesca miracolosa”.

Oltrepassando l’Aniene, su un ponte trecentesco a schiena d’asino, si raggiunge il convento di San Francesco, immerso in un bosco di castagni. La chiesa del 1327, custodisce sull’altare maggiore un trittico di Antoniazzo Romano, datato 1467, nell’abside un coro ligneo di primo 500 e nella terza cappella sinistra affreschi attribuiti al Sodoma e una pala al Pinturicchio.

Author: Pro Loco Roma

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