La Scala Santa di Roma

La Scala Santa di Roma, un luogo di profonda devozione

Nel Santuario adiacente alla Basilica di San Giovanni in Laterano, sono custoditi i 28 gradini della scala che Gesù salì, per ben due volte, il giorno della sua morte nel palazzo di Ponzio Pilato a Gerusalemme: la Scala Santa.

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La Scala Santa di Roma

La Scala Santa fu donata a Papa Silvestro I e venne collocata dove sorgeva l’antica residenza papale, San Giovanni in Laterano; ma fu solo per volere di Sisto V sul finire del ’500 che venne affidata la costruzione di un vero e proprio “antro” che potesse custodire e valorizzare un tesoro tanto prezioso. Fu l’architetto Domenico Fontana, a cui erano stati affidati i lavori dal Papa stesso, che decise di porre i gradini sacri dove era già presente il “Sancta Santorum”. Il luogo più sacro al mondo, a quel tempo cappella personale dei pontefici, sul lato est della piazza di San Giovanni.

La storia del trasporto della scala

La storia, nata in epoca medievale, intorno al 1450, narra che il trasporto dei 28 gradini avvenne di notte. Si dice che ad accompagnarli vi fossero solo la luce delle torce ed il canto di preghiere e salmi. La posa della Scala Santa, inoltre, venne iniziata operando dall’alto verso il basso perché i gradini non venissero calpestati dagli operai, ma toccati solamente con le ginocchia, motivo per cui, ancora oggi, i pellegrini salgono quella scala, penitenti, con le ginocchia.

Per agevolare l’afflusso dei fedeli alla Scala Santa, inoltre, l’architetto costruì altre quattro scale, e ai lati del “Sancta Sanctorum” edificò nuove cappelle come quella di San Lorenzo, ad oggi chiesa vera e propria, e quella di San Silvestro, oggi coro dei Passionisti. Il 24 maggio 1590 Papa Sisto V, attraverso una bolla, annunciò la chiusura dei lavori e la conseguente apertura della Scala Santa. A maggior tutela di una reliquia tanto preziosa, nel 1723, per impedirne l’usura, Innocenzo VIII fece rivestire i gradini con tavole di noce.

Il restauro

Ancora oggi quei 28 gradini rappresentano un luogo di profonda devozione e penitenza che richiama il periodo della Passione di Cristo e che i fedeli percorrono una volta l’anno al fine di ottenere l’indulgenza per i propri peccati per un tempo di 100 giorni.

Dall’11 Aprile fino al 30 Giugno la Scala Santa sarà, dopo 300 anni, nuovamente percorribile sui marmi originali. Dopo il 30 Giugno resterà aperta al pubblico ma i gradini marmorei verranno nuovamente coperti con il legno per preservarla dall’usura.

Orari e informazioni

La Scala Santa è visitabile tutti i giorni e senza prenotazione dalle ore 6.00 alle 13.30  e dalle 15.00 alle 18.30 (la domenica e i festivi apre alle ore 7.00). L’ingresso è libero.

I 28 gradini di marmo della Scala Santa  per devozione religiosa si devono salire solo in ginocchio (è severamente vietato salire in piedi la Scala Santa), chi per problemi di salute non può inginocchiarsi può salire la scala laterale normalmente e ricevere ugualmente l’indulgenza plenaria alle solite condizioni.

La cappella papale Sancta Sanctorum del XIII secolo (all’interno della quale è conservata l’antica e celebre icona di Gesù chiamata “Acheropita” immagine non dipinta da mano d’uomo) è aperta da Lunedì al Sabato dalle ore 9:30 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 17.10

(la Domenica e nei giorni Festivi è chiusa).

La prenotazione per la cappella papale è richiesta solo per gruppi maggiori di 8 persone.

Il biglietto si acquista direttamente all’ingresso del Santuario e il pagamento si effettua solo in contanti.

Le foto sono consentite senza flash, ma è severamente vietato registrare video all’interno del Santuario.

Per informazioni e prenotazioni chiamare:  cellulare (+39) 329 751 1111 attivo da Lunedì a Sabato dalle ore 9.45 alle 13.30 e dalle 15:15 alle 17.00  e  Domenica dalle ore 10.15 alle 13.30 e dalle 15:15 alle 16.30 oppure inviare una e-mail a :  scalasantaroma@gmail.com  o infoscalasanta@gmail.com;

Facebook: Santuario Scala Santa Roma

Sito web:  http://www.scala-santa.com

Author: Pro Loco Roma

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5 Comments

  1. Solo al pensiero che il nostro Gesu” ci ha messo i suoi santi piedi ed ha versato il suo santo sangue ti fa sentire in parsdiso

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  2. Salire la scala Santa è stata la più bella esperienza della mia vita

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  3. Un’emozione unica che tutti dovrebbero provare

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  4. Salire la Scala Santa è stato molto commovente .In quei gradini percepisci realmente che Dio esiste e ti aiuta nella salita.Io ho percepito la stessa commozione del bagno a Lourdes.Tutti dovrebbero provare questa emozione.Io sono felicissima che insieme a me l hanno salita anche le mie figlie

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    • Ho salito la scala santa e ho provato una forte emozione.
      A distanza di anni l’ho risalita una seconda volta, riprovando la stessa emozione.
      È vero un’emozione così forte la provai qualche anno prima immergendomi nella vasca a Lourdes.
      E’ simile all’emozione provata durante la via crucis in basilica da Sant’Antonio a Padova. Tutte bellissime esperienze che ti aiutano ad affrontare i dispiaceri e le difficoltà di una vita.
      Spero di poter rifare quelle scale, così come rifare il bagno a Lourdes. La via crucis la rifarò quest’anno a Padova. Per me sono purificazione d’animo. È come sentirsi puliti dopo.
      Grazie

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