Dal 13 luglio al 29 gennaio 2023 è possibile visitare la mostra “Domiziano Imperatore. Amore e Odio” presente ai Musei Capitolini di Roma. L’esposizione, coprodotta dalla Sovrintendenza Capitolina, il Rijksmuseum van Oudheden e la collaborazione di moltissime istituzioni museali mondiali, basa il suo percorso, diviso in 15 sale e sviluppato in cinque grandi tematiche, sulla controversa figura di Domiziano, il dodicesimo imperatore romano. Grazie ai numerosi prestiti delle opere di Leiden e all’aggiunta di opere romane da parte della Sovrintendenza Capitolina normalmente non esposte al pubblico, “Domiziano Imperatore. Amore e odio.” cerca di descrivere al meglio la complessa e controversa figura dell’imperatore, dalla sua presa del potere alla damnatio memoriae subita dopo la sua morte.
L’imperatore Domiziano, infatti, è sempre stata una figura controversa, sia durante il suo regno -iniziato il 14 settembre dell’81 d.C.- che nelle ricostruzioni storiche che sono state fatte successivamente. I Musei Capitolini hanno perciò deciso di organizzare una mostra “Domiziano Imperatore. Amore e odio.” per provare a raccontare e a discernere la finzione effettuata dagli storici del tempo da quella che fu veramente la sua figura.
Figlio di Vespasiano, la sua carriera politica e militare fu lodata inizialmente da tutti i suoi contemporanei, dimostrandosi un imperatore saggio ed attento alle necessità del popolo, attirando su di sé l’antipatia dei patrizi per la sua volontà di concentrare nella sua figura tutto il potere. Purtroppo, il suo giusto governo fu messo alla prova dalla congiura organizzata dal generale Lucio Antonio Saturnino, che venne sventata.
Da quel momento in poi, la figura di Domiziano divenne paranoica, facendosi forte dell’appoggio del popolo e indebolendo sempre di più la ricchezza del Senato; arrivò a stabilire una rete di spie e delatori che ascoltavano confidenze che potevano essere considerate compromettenti. Nessuno era più al sicuro: esiliò o condannò a morte i filosofi -già non apprezzati durante il governo di suo padre- e decise di perseguire attivamente il cristianesimo, anche se gli storici non concordano sulle motivazioni che lo spinsero a queste azioni poco popolari.
Nonostante la sua grande paranoia e la sua estrema attenzione alle antipatie e ad i suoi nemici, Domiziano morì per una congiura, organizzata dalle persone più fedeli alla sua persona, che però avevano interesse nel far salire al potere il generale Nerva; pugnalato, Domiziano cercò di difendersi ma morì, facendo finire la dinastia Flavia.
La personalità di Domiziano è stata estremamente complessa, riabilitata dalla storiografia moderna -esattamente come successe alla figura di Tiberio. Svetonio e Plinio il Giovane ricordano un uomo schivo, solitario e di poche parole, sicuramente differente dalle figure che lo avevano preceduto; misantropo e poco rispettoso della figura del padre Vespasiano e del fratello Tito, tanto da aver affermato più volte che di essere un imperatore migliore di loro. Questa descrizione è in contraddizione con le recenti scoperte della storiografia, dove appare come dedito al mos maiorum e al buon costume, non cercando di seguire la divinizzazione della figura imperiale, ma piuttosto cercando di essere un sovrano giusto e rigoroso, dedito alla cultura greca e alla riflessione.
Sperando di avervi incuriositi, vi auguriamo una buona visita della mostra!
Vuoi visitare Roma? Ti potrebbe anche interessare :