Gabriella Ferri cuore testaccino voce internazionale
Gabriella Ferri è stata una delle cantanti più eccentriche che Roma abbia conosciuto, amante del Folk e della canzone tradizionale romana grazie alla passione del padre per quest’ultima, non disdegnava interpretare anche la canzone popolare napoletana e siciliana ma non solo, i suoi brani, cantati in spagnolo, l’hanno resa una grande celebrità in tutto il Sud America, di certo il suo più grande merito è stata la capacità di far riscoprire canzoni ormai dimenticate e trasformarle, alle volte, in inni generazionali come per esempio La società dei magnaccioni , inno goliardico ancora molto conosciuto anche dai più giovani, un romano non è un vero romano se non ha cantato almeno una volta nella vita questa canzone o Dove sta Zazà, che ottenne così tanto successo da dar vita ad una trasmissione televisiva dal titolo omonimo condotto dalla stessa Ferri.
Gabriella Ferri è cult
Gabriella Ferri ha ottenuto molti successi commerciali nella sua vita artistica ma viene comunque percepita come una cantante di nicchia, una cantante cult, questo probabilmente per il suo modo di fare verace e ribelle, grazie ad una sensibilità molto marcata ha esaltato il sentimento popolare dei vecchi rioni romani prima e le borgate dopo, basti pensare che un suo pezzo, Sinnò me moro, è stata inserito nella colonna sonora del film Romanzo Criminale.
Gabriella Ferri eredità
Nel panorama musicale attuale non c’è nessuno/a che possa considerarsi l’erede di Gabriella, questo non vuol di certo dire che l’influenza della sua musica sia scemata anzi la musica folk e tradizionale di tutta la penisola ha imparato molte lezioni da lei, semplicemente non c’è attualmente in giro un/una cantante in grado di reggere il confronto, soprattutto a livello carismatico.