Fontana dell’Acqua Felice
Piazza di San Bernardo
Roma (RM)
La Fontana (o Mostra) dell’Acqua Felice, anche detta del Mosè in virtù della colossale statua collocata nella nicchia centrale, prende il nome dal primo acquedotto romano di epoca moderna. Tra il 1585 e il 1587 Matteo Bortolani e Giovanni Fontana (fratello di Domenico) ne concepirono il riadattamento realizzando l’acquedotto dell’Acqua Felice, così chiamato dal nome del Papa (Sisto V, al secolo Felice Peretti) che ne commissionò la costruzione. L’acquedotto fu destinato alla fornitura idrica delle aree dei colli Quirinale e Viminale. Ma l’intenzione principale fu probabilmente quella di approvvigionare la villa del Papa (villa Montalto), che estendeva la sua superficie sui due colli. La conduttura idrica entrava in città presso porta Tiburtina (a quei tempi chiamata porta San Lorenzo) e terminava nella Fontana del Mosè, situata oggi in piazza San Bernardo, all’incontro tra via XX Settembre e via del Quirinale. I materiali di costruzione della fontana sono marmo, stucco e travertino, la maggior parte del quale fu prelevata dalle Terme di Diocleziano. L’architettura della fontana prevede tre nicchie sorrette da colonne ioniche. Nelle due nicchie laterali sono situati altorilievi che rappresentano episodi della Bibbia che hanno attinenza con l’acqua. A sinistra “Aronne guida il popolo ebreo all’acqua scaturita dal deserto“(statua realizzata, insieme alle sculture, da Gian Battista della Porta) e a destra “Gedeone sceglie i soldati osservando il loro modo di bere“ (opera di Pietro Paolo Olivieri e Flaminio Vacca). In quella centrale è invece situata la enorme statua del Mosè, alta più di quattro metri, la cui realizzazione fu iniziata da Prospero Antichi ed ultimata da Leonardo Sormani. Le fattezze della statua risultano tozze e piuttosto ridicole, tanto da avergli fatto meritare il nome di “Mosè ridicolo”, attribuitogli dai consueti toni sarcastici dei romani dell’epoca, che gli dedicarono anche alcune pasquinate.
L’imponente costruzione appare nel suo complesso disarmonica, una miscellanea di stili tra loro differenti che donano alla fontana un aspetto sproporzionato e, relativamente alla statua del Mosè, addirittura grottesco. Un risultato che potrebbe derivare dall’urgenza con cui Sisto V fece realizzare l’opera. La fontana è comunque degna di interesse in quanto è il risultato degli interventi scultorei ed architettonici di parecchi artisti importanti e rappresenta la prima fontana di Roma costruita appositamente con funzione di mostra d’acqua.
6 Giugno 2015
Roma è bellissima. È la capitale del’universo!