Ricordiamo che di acqua ne “spreca” veramente poca e, oltre a mantenere pulite le tubazioni, ne livella la pressione per limitare danni e perdite, infatti, dove sono stati inseriti rubinetti o addirittura eliminate le fontanelle, molto spesso si sono verificate perdite sotterranee con conseguente apertura di “voragini” stradali.
QUI UN VECCHIO ARTICOLO DI “ACEA” SU “REPUBBLICA” !
Che cosa sono i nasoni romani?
I nasoni sono fontanelle di ghisa con un rubinetto curvo che richiama la forma di un naso, da cui l’acqua scorre a getto continuo. Le prime venti furono istallate in città nel 1874 da Luigi Pianciani, il primo Sindaco della città dopo l’Unità d’Italia. Anche se il progetto iniziale era lo stesso per tutte le fontanelle, alcune furono modificate dagli abitanti nel corso del tempo.
“La funzione principale dei nasoni era quella di sfogo delle tubature per ridurre la pressione stessa ed evitare rotture nella rete”, spiega Fabrizio Di Mauro autore del libro I nasoni di Roma. “Inoltre la continua fuoriuscita dell’acqua è fondamentale per diversi aspetti tra cui quelli sanitari, perché il continuo sgorgare dell’acqua evita la proliferazione dei batteri”, continua Di Mauro. “Come ogni anno viene presentata dall’amministrazione comunale la proposta di chiudere i nasoni”, commenta Di Mauro. “Il problema non sono le fontanelle, ma gli sprechi delle vecchie tubature”, aggiunge.
Giancarlo Bertollini