Indirizzo e recapiti
Via Tasso, 145
Roma (RM)
Tel. 06 7003866 – Fax 06 77203514
info@viatasso.eu
www.viatasso.eu
Il Museo Storico della Liberazione di Roma raccoglie documenti originali, cimeli, giornali e manifesti, volantini, scritti e materiali iconografici relativi all’occupazione nazifascista di Roma e alla lotta che valse alla città di Roma la Medaglia d’oro al Valor Militare per la guerra di Liberazione nell’ambito della Resistenza italiana durante la Seconda Guerra Mondiale.
Il Museo ha sede nei medesimi locali dell’edificio in Via Tasso che, durante l’occupazione nazifascista di Roma, divenne tristemente famoso come luogo di reclusione e tortura da parte delle SS per oltre 2000 antifascisti, molti dei quali caddero fucilati a Forte Bravetta e alle Fosse Ardeatine. Le celle restaurate come i tedeschi in fuga le lasciarono, popolate dalle memorie e persino dai graffiti originali tracciati da chi vi patì tortura e privazioni prima di vedersi strappata la vita, sono testimoni del dramma e della scelta civile di italiani di ogni ceto e di ogni famiglia politica che diedero vita alla Resistenza. Non si tratta quindi di un museo nel senso più comune del termine, ma piuttosto di un realistico e reale monumento, un documento storico che ne contiene altri e le cui stesse pareti sono testimoni capaci di suscitare emozione.
Qui vennero imprigionati, interrogati e torturati molti civili e combattenti della Resistenza Romana. Da questa prigione furono tradotti anche alcune delle vittime delle Fosse Ardeatine. Un luogo della memoria dunque, testimoniato dai numerosi messaggi graffiati dai prigionieri stessi sulle pareti delle celle, conservate come allora. Una sala è poi dedicata alla persecuzione degli ebrei romani dal periodo fascista alla II guerra mondiale. A testimonianza di quella pagina di storia, sono esposti pannelli fotografici, documenti d’archivio, schede originali relative agli arresti.
Al Museo è annessa una Biblioteca che raccoglie testi, collezioni di giornali, opuscoli e materiali relativi soprattutto alla guerra, alla Lotta di Liberazione e ai movimenti politici che l’animarono.