Piazza del Quirinale
La piazza si estende sulla sommità del Monte Quirinale il più elevato dei sette colli, cosiddetto perché un tempo vi sorgeva il tempio di Quirino o la città dei Curi, ove secondo la leggenda, mossero i Sabini di Tazio per venire a stabilirsi su questa altura. La piazza è delimitata a nord-est dall’imponente facciata del Palazzo del Quirinale, residenza ufficiale del Presidente della Repubblica, costruito negli anni 1573-1585 da Martino Longhi il Vecchio e poi (1578) da Ottaviano Mascherino come residenza estiva dei pontefici romani, fu successivamente ampliato dagli architetti Fontana, Ponzio, Maderno e Bernini.
Con la presa di Roma (20 settembre 1870), l’edificio divenne sede della monarchia e, dopo il referendum istituzionale (2 giugno 1946), sede della massima magistratura repubblicana. Al centro della piazza si trova il grande gruppo scultoreo della Fontana dei Dioscuri, chiamata anche Fontana di Monte Cavallo, di età imperiale, proveniente dalle Terme di Costantino, raffigurante i gemelli Castore e Polluce, i Dioscuri, che tengono per le redini i loro cavalli. Inserito nel gruppo, un obelisco che si trovava nel Mausoleo di Augusto. Il lato est della piazza, è delimitato dal Palazzo della Consulta, già tribunale dello Stato Pontificio, poi Ministero dell’Africa Italiana, ora sede, dal 1955, della Corte Costituzionale. Sul lato opposto della residenza presidenziale si trovano le Scuderie del Quirinale (secolo XVIII, Alessandro Specchi e Ferdinando Fuga). Restaurato integralmente (1997-1999) è ora utilizzato come sede per mostre d’arte. Sul lato ovest della piazza una balaustra si affaccia sul panorama della capitale.
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