Sepolcro degli Scipioni
Su Via di Porta San Sebastiano, accanto alla Chiesa di San Cesareo, troviamo il Sepolcro degli Scipioni. Viene considerato una rarità, in quanto risalente al IV e II secolo a.C., mentre la maggior parte dei cimiteri familiari romani risalgono ben a quattro o cinque secoli dopo. Il Cimitero appartiene a una delle più celebri famiglie romane, è quasi sempre chiuso al pubblico perché in rovina. L’esistenza del cimitero si è avuta solamente alla fine del Settecento, suscitando grande scalpore. Delle due figure più celebri della famiglia Scipioni, Scipione l’ Africano vincitore di Annibale, e Scipione l’Emiliano che distrusse Cartagine, non furono mai trovati i resti all’interno del Sepolcro. Furono identificate invece quelli di altri illustri membri della famiglia. Le iscrizioni sono di notevole interesse storico, ed alcune di queste, dedicate a membri giovanissimi, contengono commoventi versi: “Sotto questa Pietra riposano la grande sapienza e le grandi virtù di un uomo che ebbe vita breve. Non chiedete quali cariche rivestì: non ebbe (…) Ma per raggiungerle gli mancò solo il tempo”. Secondo alcune testimonianze all’ interno del Sepolcro sarebbe stato conservato anche il corpo del Grande poeta Ennio, a metà tra il III e II secolo. Non c’è la certezza dato che il suo corpo venne sepolto qui dato che non fu mai ritrovato. Ma fu rinvenuto qui un ritratto scultoreo appartenente a lui.
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