La Chiesa dei Morti in Via Giulia
Quella che noi chiamiamo Chiesa dei Morti ha un nome specifico in realtà, ma non molto differente: Chiesa di Santa Maria Orazione e Morte. Si trova in Via Giulia a Roma, accanto all’Arco Farnese. Il nome che gli abbiamo dato, e con il quale ci è stata presentata, non è un caso. L’arciconfraternita di S. Maria Orazione, quando creò la chiesa durante il XV secolo, aveva un scopo preciso: offrire una degna tumulazione a chi non aveva potuto usufruire di tale riguardo. La Chiesa dei morti nasce quindi per dare sepoltura a tutti quei corpi senza identità che, trovati abbandonati nelle campagne, o addirittura nel Tevere, furono in seguito seppelliti qui.
L’aspetto esteriore della Chiesa dei Morti non tradisce le sue origini. Le decorazioni sono macabre e per lo più rappresentano la morte; le colonne della facciata sono ornate con dei teschi, così come le sculture ed i lampadari presenti nel cimitero.
La Chiesa attuale è comunque il risultato di secoli di restauri, della struttura del XV è rimasto poco. I lavori apportati nel XVIII, furono quelli in cui si realizzò un vasto cimitero, che venne poi distrutto nel 1886. Le opere artistiche presenti si devono invece a Ferdinando Fuga, noto architetto toscano, che quando commissionò i lavori della chiesa, fece includere nella navata gli affreschi di Giovanni Lanfranco, appartenenti all’adiacente Romitorio del cardinale Odoardo Farnese. All’interno della Chiesa, oltre alle opere di Lanfranco, si può ammirare anche “Il San Michele Arcangelo” di Guido Reni.
Per visitare il famoso cimitero, si può accedere da un varco presente accanto l’altare maggiore. Qui è il luogo dove la morte regna sovrana.