Chiesa dei Santi Michele e Magno
Largo degli Alicorni, 21
Roma (RM)
La Chiesa dei Santi Michele e Magno risale al IX secolo ed apparteneva ai Frisoni e alla loro scuola. Nell’Alto Medioevo infatti sorsero in questa zona diverse scuole a base etnica, ossia associazioni di carattere caritatevole e assistenziale nei confronti dei pellegrini che venivano a Roma per visitare la tomba di san Pietro. La schola dei Frisoni fondò dunque la chiesa dedicandola a san Michele arcangelo. La chiesa primitiva venne distrutta nella lotta, per liberare Gregorio VII, tra Roberto il Guiscardo e l’imperatore Enrico IV, che risedette proprio nella scuola dei Frisoni.
La nuova chiesa sorse nel XII secolo ed assunse anche il nome di san Magno accogliendone le reliquie; è in questa occasione che fu aggiunto il campanile romanico, oggi visibile solo da piazza san Pietro. Subì poi restauri nel corso dei secoli successivi, soprattutto nel Settecento ad opera di Carlo Murena, pur mantenendo la sua struttura medievale.
Per accedere alla chiesa occorre percorre una scala, in passata ritenuta santa. Internamente essa si presenta a tre navate, divise da colonne antiche racchiuse dentro a pilastri del XVIII secolo. Nella navata centrale si conserva ciò che resta dell’antico pavimento cosmatesco.
Nella chiesa sono conservate due lapidi medievali: la prima ci informa che l’altare attuale fu consacrato da Innocenzo II il 30 gennaio 1141; la seconda invece racconta il fatto miracoloso della scoperta delle reliquie di san Magno a Fondi e della loro traslazione a Roma.