La chiesa di Santa Maria dei Sette Dolori

Santa Maria dei Sette Dolori

Un’opera incompiuta di Borromini

La chiesa di Santa Maria dei Sette Dolori si trova a Roma, nel quartiere di Trastevere, per l’esattezza in via Garibaldi 27. Proprio alle pendici del colle Gianicolo e non particolarmente nota nemmeno ai più esperti “conoscitori” della Capitale, questa chiesa fa parte di un complesso monastico. Essa era annessa al monastero delle suore oblate agostiniane, fondato intorno al 1642 da  Camilla Virginia Savelli Farnese, duchessa di Latera, e serviva ad accogliere le giovani di nobile famiglia ma di salute cagionevole, affinché potessero condurre una vita religiosa e diventare suore.

L'interno di Santa Maria dei Sette Dolori

L’interno di Santa Maria dei Sette Dolori

Di notevole importanza è il fatto che, sia la chiesa di Santa Maria dei Sette Dolori, che il monastero, furono progettati da Francesco Borromini, che vi lavorò fino al 1655. Una delle particolarità della chiesa è il fatto che si tratti di un’opera lasciata incompiuta dall’architetto barocco che, proprio in quel periodo, era impegnato in altri cantieri e che quindi si trovò costretto ad abbandonare i lavori. Un’altra causa dell’incompiutezza della chiesa fu, probabilmente, la crescente difficoltà economica della fondatrice. Pur non essendo terminata, la chiesa di Santa Maria dei Sette Dolori mantiene nell’impronta alcuni dei caratteri salienti dell’architettura borrominiana, articolata su linee concave e convesse.

Entrando nel cortile si vede la facciata non intonacata del monastero in mattoni grezzi che ingloba la chiesa, delimitata da due corpi elissoidali che racchiudono una parete concava. Tutta la superficie dà l’idea di un ambiente chiuso e costretto che suggerisce un’analogia con la rigorosa clausura del monastero.

Il corpo della chiesa, disposto lungo un asse parallelo alla facciata, occupa la metà sinistra del complesso ed è a pianta rettangolare a una navata. La facciata della chiesa presenta al centro un corpo concavo molto sporgente, con due contrafforti fortemente obliqui. Per accedere alla chiesa si passa in un vestibolo la cui architettura viene ripresa dal Borromini direttamente da un ambiente della piazza d’Oro di villa Adriana a Tivoli, a pianta ottagonale e sorretta da quattro arcate. All’interno è da notare l’inconsueta e particolare forma dell’altare maggiore sormontato da due volute ed il colonnato che percorre tutte le pareti; inoltre sono presenti una pala con Sant’Agostino e il mistero della Trinità di Carlo Maratta e, nel convento, una tela di Marco Benefial ed un bel chiostro con decorazioni secentesche di ispirazione borrominiana.

E’ interessante sapere che, durante il periodo dell’occupazione nazista, le suore accolsero e salvarono nel monastero ben 103 ebrei di Roma.

Info:

La Chiesa rimane aperta tutti i giorni ed è possibile visitarla gratuitamente.
L’orario delle Sante Messe è il seguente:

  • Lunedì/Venerdì 19.15
  • Domenica e Festivi 20.00

Per maggiori informazioni chiamare al seguente numero  06 – 58332969

 

Author: Pro Loco Roma

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2 Comments

  1. Sono stata da poco a Roma con mio marito ed abbiamo stati alla Messa nella Chiesa Santa Maria dei Sette Dolori della Via Garibaldi stavo cercando il nome del sacerdote che ufficio la Santa Messa grazie

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    • Gentile Joyce,

      può richiedere il nome del sacerdote direttamente al numero della canonica, 06 5897327.

      Cordiali saluti,

      Pro Loco di Roma Capitale

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