Museo Criminologico di Roma

Museo Criminologico in Via Gonfalone

Il Museo Criminologico di Roma apre il 1931 con il nome di Museo Criminologo. All’inizio ospitava solo la collezione dei reperti usati dalla scuola di Polizia scientifica e venne chiuso nel 1968. Nel 1975 venne riaperto all’interno delle carceri di palazzo Gonfalone con il nome di MUCRI-Museo Criminologico e restò aperto fino alla fine degli anni ’70 per essere richiuso e nuovamente riaperto nel 1994. Nonostante le disavventure che hanno portato spesso alla sua chiusura, il Museo Criminologico offre una piccola ma interessante panoramica sul crimine in genere e, in particolare, sul sottobosco criminale italiano. Il Museo Criminologico è diviso in tre sezioni: la Giustizia dal Medioevo al XIX secolo, L’Ottocento e l’evoluzione del sistema penitenziario, il Novecento e i protagonisti del crimine.

Museo Criminologico: Abbigliamento Boia

Museo Criminologico: Abbigliamento Boia

Nella prima sezione si trovano tutti gli strumenti di tortura usati dall’Inquisizione, oltre alle asce, alle forche, ai mordacchi, a una collezione di ghigliottine e una mostra su Beatrice Cenci, una nobildonna romana condannata a morte e decapitata assieme alla matrigna sul Ponte Sant’Angelo nel 1599 con l’accusa di aver ucciso il padre incestuoso.

Nella seconda sezione del museo dedicata all’Ottocento è possibile vedere gli strumenti usati dagli studiosi di antropologia criminale, le camicie di forza e il letto di contenzione a dimostrazione della nascita dei manicomi giudiziari, la pistola con cui Gaetano Bresci uccise Umberto I, i sotterfugi che i criminali usavano per tentare l’evasione dal carcere e gli strumenti con cui erano solito provocarsi delle ferite.

Museo Criminologico: Pistole e Fucili

Museo Criminologico: Pistole e Fucili

Ma la sezione più interessante del museo è la terza e riguarda il mondo del crimine dagli anni ’30 agli anni ’90 del Novecento. In questa sezione si trovano alcune delle armi usate per compiere delitti passionali, gli strumenti usati dalla la mafia per ammazzare i nemici, una documentazione della vita nei penitenziari del Paese e, infine, un’area dedicata agli omicidi che destarono maggior scalpore come l’omicidio di Aldo Moro ad opera delle Brigate Rosse. Malgrado venga considerato un museo macabro e terrificante da qualcuno, altri pensano che questo museo sia un perfetto antidoto ai languidi splendori rinascimentali di Via Giulia e dintorni.

Il Museo Criminologico è aperto dal Martedì al Sabato dalle 9.00 alle 13.00.
L’apertura pomeridiana è prevista il Martedì e il Giovedì con orario 14.30 – 18.30.

Author: Pro Loco Roma

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