Obelisco in Piazza Minerva
Piazza della Minerva
Roma (RM)
L’ Obelisco di Piazza Minerva è di granito rosso ed è alto circa 5 metri e mezzo. I suoi lati sono decorati con una singola colonna di iscrizioni. Non si sa come e quando fu trasportato dall’Egitto, ma è certo che a Roma fu collocato nei pressi del tempio di Iside. Cadde e rimase sepolto fino al 1665, quando venne accidentalmente rinvenuto da alcuni frati Domenicani che stavano gettando le fondamenta di un muro di recinzione del giardino della loro chiesa. Papa Alessandro VII diede incarico all’antiquario Athanasius Kircker di studiarlo e di curarne le rierezione nel luogo designato, di fronte alla chiesa di S. Maria sopra Minerva, dunque praticamente nel luogo della sua originaria collocazione e rinvenimento. Dopo molti progetti formulati, fu deciso di erigerlo su un basamento in foggia di elefante. Il progetto fu forse ispirato al Bernini da uno dei monumenti della Villa dei mostri di Bomarzo. Un altro suo progetto, molto ardito, prevedeva una statua di Ercole, su piedistallo, che sosteneva in uno sforzo disperato l’obelisco il bilico. Una iscrizione ingiunge al popolo di ammirare l’obelisco sostenuto dall’animale fra tutti ritenuto il più forte e il più intelligente a significare che occorre una mente robusta, una grande intelligenza per sostenere una solida sapienza. In origine, come altri obelischi, anche questo aveva un gemello, che finì forse ridotto in frammenti, alcuni dei quali sono conservati ad Urbino.
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