Palazzo della Civiltà del Lavoro: il famoso Colosseo quadrato di Roma
Nella zona dell’EUR, sorge il Palazzo della Civiltà del Lavoro, che a Roma viene più semplicemente definito come Colosseo Quadrato. La sigla EUR, Esposizione Universale Roma, viene a ricordarci il motivo occasionale che ha dato il nome al grande quartiere. Proprio nel luogo del Palazzo della Civiltà del Lavoro, doveva prendere forma una mostra internazionale, l’Olimpiade della Civiltà, nel 1942, poi annullata a seguito del secondo conflitto mondiale. L’edificio, come d’altronde tutti quelli della zona, imponenti ed aderenti all’idea di città ed ordine del Fascismo, avrebbero dovuto costituire il nucleo dell’espansione verso il mare, verso Ostia. Del carattere espositivo, ha tutto: a partire dalle statue, fino ad arrivare alle stesse aiuole.
Insieme al Palazzo dei Congressi è spettacolare fondale prospettico di via della Civiltà del Lavoro: tra statue, fontane ed un tappeto di aiuole, eccolo, il Palazzo della Civiltà del Lavoro, il “Colosseo Quadrato”.
Progettato dagli architetti Guerrini, La Padula e Mario Romano, è un edificio a pianta quadrata e si leva, su massiccio basamento, con 6 ordini di 9 arcate per ciascun lato (216 archi) fino a toccare 68 metri di altezza. Cemento armato ricoperto di travertino, modernità impreziosita da materiali classici: troneggia, vicino alla cima, la famosa iscrizione: “Un popolo di poeti di artisti di eroi di santi di pensatori di scienziati di navigatori di trasmigratori”. Arricchito da 4 gruppi statuari, di Morbiducci e Felci, sotto le arcate di primo ordine vengono raffigurate le arti, ma tutto è fusione di moderno e nuovi, almeno decantati, fasti: ai lati delle due monumentali scalinate contrapposte sono collocate due coppie scultoree in travertino rappresentanti i Dioscuri, icona di sacrificio. Le altre 28 statue in marmo (alte 3,40 metri) sono raffigurazioni allegoriche delle diverse attività umane, che sarebbero dovute andare in mostra. Dal 2006 al 2008 è stato sottoposto a monumentale restauro, soprattutto volto a recuperare la facciata. Curiosità: nel corso di quest’anno diventerà il quartiere generale della Maison Fendi, con uno spazio dedicato al Made in Italy.