Ponte Milvio
Conosciuto anche come il ponte dell’amore e di Costantino, Ponte Milvio è oggi il passaggio pedonale famoso per i lucchetti dell’amore appesi ai lampioni dagli innamorati, ma anche meta prediletta nonché punto di incontro per i giovani romani che la sera amano divertirsi nei tanti e diversi locali che la zona offre. Il ponte, conosciuto popolarmente anche come “Ponte Mollo” dai residenti, si trova in direzione Foro Italico e collega i quartieri Flaminio, Parioli, Della Vittoria e Tor di Quinto.
La sua storia, a dispetto delle mode odierne, è antichissima: le prime notizie risalgono al 207 a.C., quando il ponte aveva ancora l’aspetto di un instabile passaggio in legno, sovrastante le acque del fiume.
Solo nel 109 a.C. Marco Emilio Scauro fece costruire la struttura in muratura.
La fama di Ponte Milvio è legata soprattutto alla famosa battaglia del 312 a.C. tra Costantino e Massenzio, la cui leggenda narra che l’imperatore trovò il coraggio per vincere il nemico grazie alla visione di una scritta in cielo, recante la frase “In hoc signo vinces” (“Con questo segno vincerai”).
Nel 1849, durante l’assedio francese a Roma, il ponte crollò per mano dei garibaldini in difesa della città e solo con il restauro del 1850, voluto da Pio IX, venne salvato dal completo abbandono, finché i lavori non vennero terminati sotto papa Pio VII.
Lungo 222 metri e largo 30 metri, Ponte Milvio ha una forma lineare con una sola arcata in cemento armato. Sui quattro piloni marmorei posti alle testate della struttura, l’artista toscano Vico Consorti scolpì dei solenni altorilievi delle battaglie combattute durante la prima guerra mondiale sui fiumi Isonzo, Tagliamento, Sile e Piave.
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