Porta Latina: Chiese di San Giovanni
Via di Porta Latina, nella zona dell’ Appia Antica fa da sfondo a due splendidi luoghi della cristianità: il minuscolo Oratorio di San Giovanni in Oleo e la Chiesa Medievale di San Giovanni a Porta Latina. L’oratorio, un tempietto ottagonale, viene costruito agli inizi del 500′ da un prelato francese, per prendere il posto di un’ antichissima cappella. Questa, sorgeva nel posto in cui, secondo la leggenda, Giovanni Evangelista sarebbe rimasto incolume al supplizio dell’ olio bollente. Da qui il nome dell’ Oratorio. Il prelato francese era Benedetto Adam, il quale fece incidere il suo motto sopra una porta che affaccia sul giardino pubblico: ” Au Plasir de Dieu”. L’ architetto della struttura è sconosciuto, si attribuisce a Borromini la parte dal Fregio in su, che venne aggiunta solamente un secolo e mezzo dopo. L’interno dell’oratorio, (aperto di rado), contiene affreschi secenteschi che illustrano il supplizio di San Giovanni.
Non molto lontano dal luogo sacro troviamo l’altra struttura in onore di San Giovanni. Anche qui il nome prende origine, come per l’Oratorio, dal martirio del Santo. Nonostante sia stata fondata nel V secolo, l’ attuale chiesetta medievale risale al VIII secolo. La struttura della chiesa riporta elementi di epoca romana, come i frammenti nel portico e le colonne presenti anche nella chiesa. Gli affreschi sono considerati importanti perché rappresentano il passaggio tra l’ influenza Bizantina e quello di Cavallini, maturato a Roma. Rappresentano scene dei due Testamenti e degli Evangelisti. Sulla sinistra della chiesa c’è un pozzo antichissimo con un incisione latina “Chiunque abbia sete venga ad abbeverarsi. Io Stefano…” L’iscrizione potrebbe essere opera di chi durante il periodo medievale, si prese cura della chiesa con pochi mezzi, dato che i padri votati vivevano in assoluta povertà. La Chiesa di San Giovanni fu per molto tempo rifugio di eremiti, visto che l’intera zona era stata completamente abbandonata.
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