Via dell’Orso e la sua omonima Locanda
Via dell’Orso è la via parallela a Lungotevere Marzio, ed è possibile accedervi scendendo la scala alla sinistra del Museo Napoleonico. Vi renderete subito conto che la via, come altre nella zona, è in dislivello rispetto al fiume. Qui un tempo, prima della costruzione dei muraglioni, era molto facile che le inondazioni colpissero le case, dato che già normalmente l’acqua del fiume rasentava il livello delle abitazioni. La costruzione dei muraglioni trasformò completamente l’area, permise una maggior sicurezza, ma limitò la splendida vista offerta dalla riva del fiume.
All’ inizio della via, all’ angolo con via di Monte Brianzo vi è la Locanda dell’ Orso. Oggi è un ristorante e anche discoteca ma, costruita con colonne, capitelli, il laterizio finemente lavorato, la decorazione in cotto degli archi ed i cornicioni, rappresenta uno degli esempi meglio conservati di una casa romana del primo 400’. Il nome deriva probabilmente dall’ insegna di due orsi, o da uno dei due proprietari della locanda, Baccio dell’Orso.
Agli inizi del 500’ la struttura venne trasformata in un Albergo di buona categoria, anzi uno dei migliori di quel periodo. Tra molti dei suoi ospiti illustri soggiornarono qui Rebelais, Montaigne, e due secoli dopo Goethe. Il periodo di splendore dell’ albergo finì verso la fine dell’ Ottocento, tanto che vi andarono ad alloggiare solamente cocchieri e stallieri.
Il dislivello della strada non riguarda solamente via dell’Orso. Parallelamente a questo lato del Tevere le stradine interne, come Via Tor di Nona, ( a 5 minuti a piedi in direzione di Ponte Sant’Angelo) hanno subito per anni gli stessi problemi legati alle piene del fiume. C’è un punto di Via Tor di Nona, che diventa Vicolo dei Marchegiani, dove i muraglioni sono stati costruiti a pochissimi metri dalle case. Alla fine del vicolo, potete vedere come la pochissima distanza dal palazzo al muro, non permette neanche il passaggio di una macchina.