Via Sistina. Una strada lunga 2787 metri

Via Sistina. Una strada lunga 2787 metri

Via Sistina. La Strada Felice di Sisto V

Via Sistina. La Strada Felice di Sisto V

La breve via Sistina che scende elegante per i negozi e la più che centenaria tradizione culturale, dalla Piazza Trinità dei Monti fino a Piazza Barberini, un tempo era l’inizio di una strada lunga 2787 metri. Si chiamava Strada Felice dal nome di colui che l’aveva fortemente voluta, Felice Peretti, ovvero il Papa Sisto V, nell’ assetto di un rettifilo che arrivava fino a Santa Croce in Gerusalemme.

E la si può raffigurare ancora oggi, sia pure suddivisa nei vari tratti da molteplici nomi assegnati dopo il 1870, fino a costruire un’arteria in gran parte continua. In pratica scende lungo l’attuale Via Sistina, s’inerpica per via delle Quattro Fontane, riscende e risale in Via d’Agostino Depretis, devia sulla via dell’ Esquilino, a fronte delle Piazze dell’ Esquilino e di Santa Maria Maggiore, riprende dritta lungo via Carlo Alberto, attraversa Piazza Vittorio Emanuele II e confluisce sulle vie Conte Verde e di S. Croce in Gerusalemme per terminare davanti alla basilica castrense. Ma è un fatto che quando l’arteria fu progettata nell’estate del 1585, e completata nell’autunno dell’ anno dopo, procedeva senza soluzione di continuità, considerando che Piazza Vittorio Emanuele II non esisteva e le piazze circostanti Santa Maria Maggiore costituivano una tappa d’obbligo nella concezione dell’arteria. La via era stata aperta per facilitare la circolazione dei pellegrini in visita alla basiliche, con precisi punti di orientamento monumentali.

Piazza delle Quattro Fontane - Incrocio tra la Strada Pia (le odierne Via XX Settembre e Via del Quirinale) e la Strada Felice (le attuali via Quattro Fontane e Via Sistina)

Piazza delle Quattro Fontane – Incrocio tra la Strada Pia (le odierne Via XX Settembre e Via del Quirinale) e la Strada Felice (le attuali via Quattro Fontane e Via Sistina)

A cominciare dalle quattro fontane del quadrivio, che furono costruite nel 1587, come riferimento verso il Quirinale, da un lato, e verso porta Pia, lungo la strada Pia ma livellata verso il Quirinale da Gregorio XIII e quindi da Sisto V nel primo tratto per accedere alla Chiesa di Santa Susanna. Le fontane sono costruite dalle quattro statue giacenti raffiguranti il Tevere con la lupa, simbolo di Roma, l’Arno con un leone simbolo di Firenze, Diana e Giunone, simboleggianti Fedeltà e Fortezza: il disegno della fontana di Diana è di Pietro da Cortona ma quello delle altre è di Domenico Fontana.
E il punto di orientamento proseguì con l’Obelisco Esquilino eretto nel 1587 nella Piazza antistante all’abside di Santa Maria Maggiore, dalla quale peraltro si svolgeva anche un’altra strada dritta, la via Gregoriana, oggi Merulana, aperta da Gregorio XIII nel 1575, fino a Piazza San Giovanni in Laterano. Sisto V volle che la strada simboleggiasse non solo finalità religiose, ma anche il centro di nuovi quartieri residenziali. Fu così che papa Peretti emanò una serie di benefici a chi volesse fabbricarsi la casa in Via Felice. Così ai lati della via sorsero le ville, e fu Sisto V stesso a dare il buon esempio con la sua Villa Peretti, futura Villa Massimo, sulla quale poi nacque la stazione Termini.

Fonte: “Alla scoperta di Roma” di Claudio Rendina

Author: Pro Loco Roma

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