Le Opere di Giacomo Della Porta

Le Opere Architettoniche di Giacomo Della Porta 

Giacomo Della Porta è stato uno degli architetti e scultori a cui Roma deve gran parte delle sue Chiese, Palazzi e Fontane. Artista nel periodo del tardo Rinascimento insieme a Vignola, di cui fu allievo. La sua prima Opera a Roma fu l’ Oratorio del Santissimo Crocifisso (1562-1568).

Attraverso questo paragrafo, vogliamo farvi rivivere una parte di storia che Della Porta ha lasciato nella nostra Città.

Sant'Atanasio dei Greci - Della Porta Della Porta si occupò del portale e delle due nicchie

Sant’Atanasio dei Greci – Della Porta Della Porta si occupò del portale e delle due nicchie

Chiesa di Sant’Atanasio dei Greci: In Via del Babuino, all’altezza della famosa fontana che getta l’ Acqua Vergine, vi è la Chiesa di Sant’Atanasio dei Greci. Fu costruita alla fine del 500′ per opera di Giacomo della Porta, ad uso dei preti cattolici greci, non ortodossi, fuggiti a Roma dopo la caduta dell’impero Bizantino. Precisamente terminata dall’ architetto nel 1593, la Chiesa deve il nome ad Atanasio, vescovo di Alessandria. La facciata si deve a Martino Longhi il Vecchio che la completò insieme alla breve scalinata, i due campanili e le cupolette. Della Porta si occupò del portale e delle due nicchie, in quello superiore, del Longhi, vi sono il grande finestrone e due iscrizioni, una in lingua greca e l’altra in lingua latina in onore di Sant’Atanasio. L’orologio sopra il campanile fu donato da Papa Clemente XIV nel 1771  ed invece di essere rivolto verso via del Babuino fu posizionato in direzione del palazzo del Pontificio Collegio Greco. E’ interessante sapere che nella chiesa ancora oggi la messa è celebrata in lingua greca secondo un raro rito. L’uso di non adoperare strumenti, ma solo la voce umana , ha fatto sì che i canti del rituale abbiano un misticismo e una bellezza da restare incantati e commossi.

Parte della Chiesa di Trinità dei Monti è opera di Della Porta

Parte della Chiesa di Trinità dei Monti è opera di Della Porta

Chiesa di Trinità dei Monti:  Trinità dei Monti con la sua facciata del tardo 500′ è tra le Chiese più ammirate di Roma. La Chiesa deve la sua realizzazione al disegno di Giacomo Della Porta, e non come molti pensano a Carlo Maderno. Potete notare, se pur vagamente, una piccola somiglianza con la chiesa di Sant’Atanasio, costruite entrambe da Della Porta a pochi anni di distanza una dall’altra. La Chiesa di Trinità dei Monti ha un aspetto vagamente gotico, uno stile che non si accomuna con le chiese di Roma. Questo si deve probabilmente alle autorità francesi di quel periodo che la commissionarono, basta prendere come esempio le cattedrali francesi in cui il doppio campanile ne è la caratteristica.

Chiesa del Gesù: In Piazza del Gesù domina la omonima chiesa della Controriforma: la Chiesa del Gesù. Della seconda metà del 500’, rappresenta la “chiesa madre” dell’ordine dei Gesuiti e del fondatore Sant’ Ignazio. Similare a moltissime altre chiese gesuite costruite nello stesso periodo nel resto del mondo. La facciata si deve a due architetti del periodo: Vignola e il suo allievo Giacomo Della Porta. L’interno della chiesa invece è l’emblema del Barocco. Marmi multicolore, pietre e arredi vistosi. Il più celebre elemento della Chiesa è l’affresco della navata centrale. Dipinto da Baciccia, caro amico di Bernini, “Il Trionfo del Nome di Cristo” è un’opera travolgente. Figure umane e celestiali rappresentate attraverso un’esplosione di colori pastello, oggi purtroppo difficili da vedere . Rappresenta uno dei risultati più efficaci dello sforzo gesuita. Come dicevamo prima lo sfoggio delle caratteristiche Barocche si ritrova anche nelle Cappelle, che richiamano l’attenzione del visitatore come quelle ai termini del transetto. La prima, disegnata da Pietro da Cortona, è dedicata a San Francesco Saverio, compagno di Sant’ Ignazio. L’altra a sinistra, è invece dedicata al fondatore dell’Ordine Gesuita, Sant’ Ignazio, e fu disegnata nel tardo 600’ dal prete gesuita Andrea Pozzo.

Chiesa di Santa Maria in Via: La Chiesa fu fondata più di mille anni fa. A causa di un’origine così antica, venne più volte ricostruita. L’ultima fu alla fine del 500′ proprio da Giacomo dell Porta e il collega Carlo Rainaldi. Nella Chiesa viene conservato una parte dell’affresco della “Madonna del Pozzo”. La tradizione vuole che in effetti l’affresco sia stato ritrovato proprio dentro un pozzo sito nella Chiesa.

Oratorio del Crocifisso: L’ Oratorio del Crocifisso fu edificato nel 1522 per celebrare il miracoloso Crocifisso che si riteneva avesse arrestato l’epidemia in quel periodo, e il quale tutt’ora viene conservato nella chiesa di San Marcello, lungo Via del Corso. La facciata dell’Oratorio fu realizzata da Giacomo della Porta nel 1562. L’interno è interamente coperto da affreschi del tardo 500’. Ai lati sono rappresentate le scene del ritrovamento della vera croce e  sulla facciata d’ingresso vi è raffigurata da una parte una processione per arrestare la peste e dall’ altra il crocifisso che rimane intatto nell’incendio di San Marcello; l’opera è di Cristoforo Pomarancio. Una copia del famoso crocifisso è conservata sull’altare.

San Giovanni dei Fiorentini: Alla destra di Via Paola, in prossimità di Corso Vittorio Emanuele, si vede la facciata della Chiesa San Giovanni dei Fiorentini. Il nome della Chiesa si deve al fatto che venne costruita proprio per la comunità fiorentina a Roma. La Chiesa è opera di diversi architetti che si sono succeduti nella sua realizzazione. Per terminare il progetto iniziale ci sono voluti quasi due secoli. Il disegno iniziale fu opera di Jacopo Sansovino, in questo non c’era la cupola, la quale venne aggiunta un secolo dopo da Giacomo Della Porta insieme a Carlo Maderno. La facciata fu invece eretta solamente nel 700′ da Alessandro Galilei.

San Luigi dei Francesi completata da Della Porta

San Luigi dei Francesi completata da Della Porta

San Luigi dei Francesi: La Chiesa fu fondata dal cardinale Giulio dei Medici (poi Clemente VII) nel 1518, e completata nel 1589 da Giacomo della Porta e Domenico Fontana. La vasta facciata tardo-rinascimentale attribuita a Giacomo della Porta, è ripartita da lesene in cinque campate, con tre portali e due nicchie con statue del Lestache (1758). L’interno è a tre navate con cinque cappelle per lato ed un ricco coro centrale decorato da marmi; lo stile di tutta la chiesa è indiscutibilmente barocco. La chiesa ospita inoltre diverse tombe, tra cui la tomba di Pauline de Beaumont, fatta costruire dal suo amante, il Chateaubriand; e la tomba del cardinale François Joachin de Bernis, ambasciatore dei re Luigi XV e Luigi XVI.

Fonte: Mauro Lucentini – La Grande Guida di Roma

Author: Pro Loco Roma

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