Er Più e la Roma postunitaria
C’era una volta la Roma Papalina che aveva resistito per secoli alle grandi trasformazioni europee, una Roma che era ancora caratterizzata dal suo popolo e da i suoi Rioni, proprio i Rioni erano il teatro per dei personaggi che oggi verrebbero definiti dei delinquenti : I Più, questi personaggi sarebbe scomparsi con l’arrivo dei Savoia, naturalmente le cose non cambiarono dalla sera alla mattina ma già negli anni 20 del XX secolo queste figure erano quasi del tutto sparite, sicuramente il ritratto più famoso di questi personaggi la possiamo trovare nel film: Er più – Storia d’amore e di coltello, di Sergio Corbucci con Adriano Celentano e Claudia Mori, che racconta la storia di Nino Patroni Er Più di Borgo, il rione che prima sorgeva intorno a San Pietro e demolito durante il ventennio.
Er Più e la Roma postunitaria : realtà o invenzione?
Sicuramente i Più esistevano ed erano un punto di riferimento nei rioni romani, il loro ruolo era quello di migliorare e regolare la vita di quartiere, alle volte ricorrendo anche alla violenza, sappiamo per esempio che il Nino Patroni interpretato da Adriano Celentano è ispirato ad un Più realmente esistito : Romeo Ottaviani, Più di Trastevere sul finire del 1800, ci viene raccontato da diverse fonti storiche che ci dicono che la vita di questo bullo deve la sua fama per un litigio con un importante malvivente dell’epoca raggiunse una fama tale da farlo diventare il punto di riferimento dei Più di tutta la città ma non solo ricevette anche attestati di stima dalle autorità locali tra cui sicuramente il delegato di Trastevere dell’epoca : Francesco Ripandelli.
I Più comunque non erano dei semplici criminali, Ottaviani detto er Tinea, era un noto buttafuori ed era molto stimato anche dalle autorità locali per la sua capacità di far mantenere l’ordine anche nelle zone più calde della città.