Il feudo di Monterano
Un’antica città perduta, set di pellicole cinematografiche
Nella zona della Tuscia romana, nel nord del Lazio, si trova la “città perduta” di Monterano, presso il comune di Canale Monterano è senz’altro una delle più famose e più belle da visitare. Monterano è situata all’interno della Riserva Naturale Monterano, istituita nel 1988 a tutela di uno degli angoli più rappresentativi ed intatti della Tuscia Romana, tra i Monti della Tolfa e i Monti Sabatini; il borgo è di grande interesse storico-archeologico e sorge su di uno sperone tufaceo a circa 300 m s.l.m., fu sede di un abitato fin dell’età del bronzo e, dal VII secolo a.C., divenne un fiorente centro etrusco citato col nome di Manturanum e testimoniato dalle numerose tombe etrusche che occupano i poggi retrostanti.
Dall’ XI secolo rientrò nei possedimenti dell’Abbazia di San Paolo di Roma, nel XIV sec. diventò feudo degli Anguillara per poi passare agli Orsini e, dal 1671 agli Altieri. Il massimo sviluppo di Monterano venne raggiunto tra il XVI e il XVII secolo ma poi, nel corso del 1700, il paese iniziò a spopolarsi prima a causa della malaria e poi, 1799, a causa delle devastazioni operate dalle truppe francesi dovute ad una disputa con gli abitanti di Tolfa. La popolazione residua si trasferì nel vicino borgo di Canale Monterano.
Le suggestive rovine di Monterano
Oggi, le suggestive rovine offrono al visitatore angoli di incomparabile fascino in cui ci si sente trasportati nel passato come in una macchina del tempo e ciò che colpisce è la presenza di monumenti costruiti in epoche diverse in un eccezionale connubio architettonico e paesaggistico.
Si possono così ammirare costruzioni di epoca etrusca, come i numerosi sepolcri, accanto a manufatti di epoca romana come l’acquedotto, il Castello medievale o il convento rinascimentale di San Bonaventura ad opera di Bernini. L’edificio più imponente al centro di Monterano è il Castello o Fortezza Monteranese, risalente all’epoca vescovile ma che subì molte modifiche durante il Barocco. Nel 1679, per volere del Principe Altieri, Gian Lorenzo Bernini riprogettò la Fortezza trasformandola in un palazzo baronale, decorando la parete esterna su Piazza Lunga con una fontana sulla quale domina la statua di un leone, da cui il nome di Fontana del Leone.
La città perduta di Monterano è così caratteristica da essere stata il set di quasi un centinaio di film a partire dagli anni cinquanta, tra cui Ben Hur, L’Armata Brancaleone, Il Marchese del Grillo, Guardie e Ladri e la serie TV La Freccia Nera e, ancora oggi, arrivano richieste d’uso che vengono vagliate dall’ente gestore della Riserva.