MACRO – Museo d’Arte Contemporanea

Apertura stagionale: Aperto tutto l’anno
Parcheggio auto: No
Accessibilità disabili: No
Convenzionato Unplicard: Si
Costo: gratis fino al 31/12/19
Mezzi pubblici: Autobus Urbano – Taxi – Metropolitana

MACRO – Museo d’Arte Contemporanea 

Via Nizza, 138
Roma (RM)
Tel. 060608 – Fax 06 855 4090
macro@comune.roma.it
www.museomacro.org

Il MACRO – Museo d’Arte Contemporanea di Roma – nasce dal riassetto delle strutture capitoline deputate alla promozione dell’arte contemporanea. E’ dotato di due sedi: l’ex stabilimento industriale Peroni, progettato all’inizio del Novecento da Gustavo Giovannoni, una delle poche testimonianze di archeologia industriale nella capitale, che fino al 1971 ha ospitato le attività produttive della Società Birra Peroni.

Un' esposizione al Macro - Via Nizza, Roma

Un’ esposizione al Macro – Via Nizza, Roma

Nel 1999 è terminata la prima fase dei lavori di ristrutturazione e conversione del sito, che ha visto il recupero all’edificio principale composto da due corpi di fabbrica paralleli collegati da una costruzione che corrisponde al prospetto di ingresso. Il completamento dei lavori è stato assegnato al progetto Territori Sensuali di Odile Decq, a seguito del concorso internazionale indetto dal Comune di Roma nel 2000. L’altra sede è dislocata in due padiglioni del complesso edilizio dell’ex Mattatoio di Testaccio realizzato tra il 1888 e il 1891 su progetto dell’architetto Gioacchino Ersoch.

Il 3 dicembre 2010 ha aperto alla città la nuova architettura di Odile Decq, vincitrice nel 2001 del concorso internazionale bandito dal Comune di Roma per l’ “Ampliamento del Macro, Museo d’Arte Contemporanea Roma”. Frutto di un progetto che trasgredisce l’approccio tradizionale di integrazione tra vecchio e nuovo in un contesto di carattere storico, la nuova ala si inserisce naturalmente nella struttura preesistente e, al contempo, ridefinisce l’intera morfologia e percezione del Museo. Per la realizzazione dell’opera architettonica, il coordinamento tecnico e procedimentale è stato gestito dall’Ufficio Città Storica dell’Assessorato all’Urbanistica, mentre quello amministrativo è stato curato dalla Sovraintendenza ai Beni Culturali di Roma Capitale. La Direzione dei lavori è stata seguita da Zètema Progetto Cultura, società che gestisce anche i servizi museali.
Grazie all’inaugurazione dei nuovi spazi, MACRO ridisegna la propria geografia e si conferma come luogo diffuso delle immagini e mappa ideale di una costellazione del contemporaneo. La nuova e unica entrata del Museo, collocata all’angolo tra via Nizza e via Cagliari, segna l’ingresso di un’architettura dell’arte, un intero isolato caratterizzato da una superficie espositiva oggi triplicata (4350 mq), cui si aggiungono le nuove aree dedicate ai servizi e al pubblico: la grande terrazza, la sala conferenze, la libreria, il ristorante, la caffetteria, il parcheggio e l’area didattica, per raggiungere una superficie complessiva di 19.590 mq, incluso il parcheggio multipiano interrato di 161 posti auto, che sarà utilizzabile anche dai residenti del quartiere.

Le forme dinamiche e sinuose della nuova struttura, perfettamente integrate nel contesto preesistente, creano ora un paesaggio sensuale e luminoso in cui i diversi linguaggi del contemporaneo trovano il loro spazio naturale. Si instaura così un sistema in cui la nuova costruzione contamina gli elementi che la circondano, e il tutto conquista una trasparenza complessa e seducente.

Per gli altri spazi della nuova ala sono stati invece scelti lavori emblematici delle diversità del contemporaneo, in un allestimento che, tramite contrasti e assonanze, si sviluppa attorno al tema dell’uomo. Dipinti, sculture, installazioni, video e fotografie dalla collezione permanente del MACRO – frutto di nuovi comodati e donazioni – che sottolineano la versatilità e la potenzialità dell’architettura del Museo, nonché le future direzioni della programmazione espositiva. Alcune di queste opere saranno presenti al MACRO grazie alla preziosa collaborazione con UniCredit, partner a cui si deve inoltre l’importante installazione permanente di Daniel Buren.

Author: Pro Loco Roma

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