Sant’ Apollinare

Apertura stagionale: Aperto tutto l’anno
Parcheggio auto: No
Accessibilità disabili: Si
Convenzionato Unplicard: No
Costo: Gratuito
Mezzi pubblici: Autobus Urbano – Taxi – Metropolitana

Sant’ Apollinare

Piazza di Sant’ Apollinare, 49
Roma (RM)
Tel. 06 6875211 – Fax 06 68164400

Chiesa di Sant' Apollinare, nei pressi di Piazza Navona

Chiesa di Sant’ Apollinare, nei pressi di Piazza Navona

La chiesa di Sant’ Apollinare fu fondata da papa Adriano I intorno al 780, su resti di preesistenze di epoca romana, il quale fece costruire accanto alla chiesa anche un monastero per monaci basiliani in fuga da Costantinopoli. La chiesa fu dotata anche di un collegio di canonici, testimoniato per la prima volta nel 1284, e che durò fino al 1576. Nel 1517 papa Leone X la elevò a titolo cardinalizio. L’edificio originario era preceduto da un piccolo portico e, al suo interno, era suddiviso in tre navate con abside. Esso fu poi ricostruito nelle forme attuali da Ferdinando Fuga per volontà di Benedetto XIV tra il 1742 e il 1748: lo stesso pontefice consacrò la nuova chiesa il 21 aprile di quell’anno.

Con la riedificazione, Sant’ Apollinare divenne parte di un vasto complesso edilizio che fu sede del Collegio Germanico-Ungarico dei Gesuiti dal 1574 al 1773; esso fu poi sede del Pontificio istituto di Sant’ Apollinare; nel 1992 l’intera struttura, compresa la chiesa – che sono di proprietà dell’APSA – è stata data in affitto alla Prelatura dell’Opus Dei, che vi ha installato la sua Pontificia Università della Santa Croce. Nel 2008 è stato completato il lungo restauro dell’intero immobile e della piazza antistante. Dal portale si accede all’atrio, anticamente un portico, trasformato in cappella. Qui è conservata un’immagine del XV secolo raffigurante una Madonna tra gli apostoli Pietro e Paolo. A questa immagine è legato un particolare episodio della storia di Roma: durante il passaggio dei soldati di Carlo VIII di Francia nel 1494, la venerata immagine fu ricoperta da uno strato d’intonaco per nasconderla e proteggerla dai soldati che avevano posto il loro accampamento davanti alla chiesa. L’immagine fu così dimenticata e riapparve grazie ad un terremoto che ne staccò l’intonaco il 13 febbraio 1647. La chiesa è costituita da una navata unica con cappelle laterali. La volta della navata, a botte, è decorata con un affresco di Stefano Pozzi che raffigura la Gloria di Sant’ Apollinare. Sono sei le cappelle laterali, tre per lato: su quello destro vi sono le cappelle dedicate ai santi Luigi Gonzaga, Giuseppe e Francesco Saverio; sul lato sinistro le cappelle dedicate ai santi Giovanni Nepomuceno, Josemaría Escrivá de Balaguer ed Ignazio di Loyola. L’altare maggiore, nell’abside rettangolare, è opera di Bernardino Ludovisi del 1746; la tela raffigurante il santo titolare è di Ercole Graziani. Tra i molti abbellimenti dell’altare maggiore vi figurano due candelabri di Luigi Valadier, famoso argentiere romano padre dell’oggi più noto architetto Giuseppe.

Author: Pro Loco Roma

Share This Post On

Submit a Comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *