A nò come se scrive? Grammatica insolita del romanesco attuale

“A nò come se scrive? Grammatica insolita del romanesco attuale”

Il libro scritto a quattro mani da Maurizio Marcelli e Claudio Porena con le illustrazioni di Clotilde Matera, edito da ChiPiùNeArt edizioni e Accademia del Romanesco, si prefissa di tramandare e spiegare il dialetto romanesco alle nuove generazioni, un bene immateriale in continua evoluzione, come ogni lingua, ma da coccolare e proteggere, soprattutto oggi. Roma ha ormai assunto le sembianze della metropoli cosmopolita, connubio di culture e di popoli. In questo vortice globalista la lingua romanesca attuale, non un dialetto ma proprio una lingua codificata nel XVIII secolo da Gioachino Belli e sdoganata dal poeta Trilussa, rischia di scomparire.

Nella prima parte del libro incontriamo nonno Maurizio in una passeggiata domenicale con la nipote, tra un monumento e un aneddoto spiega come parlare correttamente il dialetto romanesco.

 

La bambina è curiosa e impaziente di apprendere le nozioni del nonno, il quale sottolinea che le sue dritte sono per il romanesco parlato, quello scritto “è n’altro paio de maniche”. Ed è qui che entra in gioco Claudio Porena, nella seconda parte infatti ci fornisce un vero e proprio manuale grammaticale del romanesco. L’obiettivo è condividere quell’aspetto “ipertecnico” fruito, finora, da una nicchia di persone. L’operazione è riuscitissima e viene toccato ogni caso e aspetto grammaticale.

La lettura dell’opera è leggera e scorrevole, consigliata a tutti, soprattutto a noi romani. L’arricchimento socioculturale passa anche, soprattutto ci sentiamo di dire, dalla valorizzazione dei nostri beni e tradizioni, che siano materiali o meno.

 

Per ulteriori informazioni vi invitiamo a visitare la pagina Facebook:

https://www.facebook.com/Accademia-Romanesca-306323499752243

 

Author: Pro Loco Roma

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