Un evento internazionale che ha trasformato il volto della Capitale
Nell’anno delle Olimpiadi vogliamo riportarvi a sessantuno anni fa, quando i Giochi si sono tenuti nella Capitale. Nel 1960, infatti, Roma si preparava ad accogliere atleti e ospiti da tutto il mondo per i XVII Giochi Olimpici, che sarebbero iniziati il 25 agosto di quell’anno: la città era stata scelta per rappresentare un collegamento simbolico tra le Olimpiadi dell’antica Grecia e quelle contemporanee.
Quale occasione migliore delle Olimpiadi per dare alla Capitale l’immagine di una città all’avanguardia?
Dopo la seconda guerra mondiale, Roma mostrava gli evidenti segni dei bombardamenti e degli interventi architettonici e urbanistici iniziati durante il regime fascista e mai completati. Tra gli esempi più noti bisogna ricordare l’EUR, progettato per volere di Mussolini in occasione dell’Esposizione Universale del 1942 e rimasto per anni un cantiere a cielo aperto; anche il complesso sportivo del Foro Italico, inaugurato nel 1932 e precedentemente dedicato al duce, negli anni Cinquanta ospitava architetture ancora non finite, tra cui lo Stadio del Nuoto e l’attuale Palazzo della Farnesina.
I progettisti si trovarono davanti a una duplice scelta per le architetture iniziate durante il Fascismo e ancora in cantiere negli anni Cinquanta: investire fondi per radere al suolo tutto ciò che ricordava il periodo del regime oppure completare le opere e ripensarle con nuove destinazioni d’uso. La decisione condivisa dalla maggior parte degli ingegneri e architetti fu quella di completare i cantieri: se non fosse successo, oggi, non avremmo avuto modo di ammirare edifici come il Palazzo della Civiltà Italiana, noto come il “Colosseo quadrato”, uno dei più importanti simboli dell’architettura razionalista a Roma.
Contemporaneamente, grazie ai grandi maestri del Novecento che operavano nella Capitale, furono progettate numerose opere di ingegneria in cemento armato, un materiale che, negli anni del boom economico, offriva la possibilità di sperimentare nuove forme e nuove strutture. Un esempio esplicativo è il Palazzetto dello Sport che si trova nel quartiere Flaminio. Si tratta di un manufatto progettato dall’ingegnere di fama internazionale Pier Luigi Nervi. L’edificio, inizialmente, sarebbe dovuto diventare un modello per la realizzazione dei palazzi dello sport in tutta Italia. Osservando il Palazzetto dello Sport, infatti, è evidente che il progettista pensò a una struttura fortemente simmetrica per poterla realizzare con pezzi prefabbricati, organizzando un cantiere economico e ben organizzato, da chiudere nel minor tempo possibile.
In conclusione, le zone della città maggiormente riqualificate in vista delle Olimpiadi furono tre:
- il Foro Italico, in cui si trova lo Stadio Olimpico, location scelta anche per la cerimonia di apertura e di chiusura dei Giochi;
- l’EUR, in cui furono conclusi i cantieri ancora incompleti e vennero realizzate attrezzature per lo svolgimento dei giochi Olimpici, come il Palazzo dello Sport (1956).
- il Villaggio Olimpico, compreso tra il quartiere Flaminio e i Parioli, interamente costruito per ospitare gli atleti su un’area che era andata completamente in disuso e, fino agli anni Cinquanta, era occupata da baracche;
Anche i monumenti di Roma Antica diventarono un suggestivo palcoscenico per gli atleti in gara: i ginnasti gareggiavano presso le Terme di Caracalla e, presso la Basilica di Massenzio, si teneva la lotta greco-romana.
Le Olimpiadi di Roma rimasero un evento simbolico per la città: le immagini delle strade affollate, dei suggestivi scenari delle gare, dei monumenti e delle nuove opere di ingegneria e architettura misero Roma sotto i riflettori. Per la prima volta, nel 1960, le Olimpiadi sarebbero state trasmesse in televisione, sotto lo sguardo curioso e stupito dei primi telespettatori provenienti da tutto il mondo, impressionati dalla capacità degli italiani di ricostruire in così breve tempo una città tanto colpita dagli eventi bellici.
E’ possibile visualizzare il film sulle Olimpiadi di Roma del 1960 tramite il link https://www.youtube.com/watch?v=ZKgfNK7d58c