Galleria Spada

Apertura stagionale: Aperto tutto l’anno
Parcheggio auto: No
Accessibilità disabili: Si
Convenzionato Unplicard: No
Costo: a partire da 5,00 €
Mezzi pubblici: Autobus Urbano – Taxi – Metropolitana

 

Galleria Spada

Indirizzo e recapiti
Piazza Capo di Ferro, 13
Roma (RM)
Tel. 06 6874896 – Fax 06 6861158
info.polomuseale@libero.it
http://galleriaspada.beniculturali.it

Galleria Spada

Galleria Spada

Galleria Spada fu fondata nel 1927 dopo che lo stato nel novembre dell’anno precedente l’aveva acquistata ed ebbe insieme al Consiglio di Stato sede nel palazzo. Successivamente negli anni quaranta del XX secolo fu chiusa. Fu riaperta nel 1951 su interessamento dell’allora sovrintendende delle Gallerie di Roma Achille Bertini Calosso e all’impegno di Federico Zeri, che già era direttore del museo, inoltre egli si impegnò a ricercare la maggior parte delle opere disperse durante la guerra e curandone il riordino e cercando di ricreare nelle quattro sale del museo il primitivo aspetto sei-settecentesco perciò la galleria rimane un esempio superstite di pinacoteca antica. I quadri disposti sulle pareti sono in file successive si integrano con gli arredi, mobili e sculture del museo.

La maggior parte delle opere esposte proviene dalla collezione di Bernardino Spada (1594-1661) successivamente accresciuta di nuove acquisizioni ad opera del suo pronipote il cardinale Fabrizio Spada (1643-1717).

Un contributo minore ma di una certa rilevanza si deve alla passione collezionistica di Virginio Spada (1596-1662), mentre in seguito al matrimonio di Orazio Spada con l’ereditiera Maria Veralli nel 1636, entrarono a far parte della collezione numerose opere antiche e moderne di notevole importanza.

Il Museo è sito al primo piano del palazzo nell’ ala appartenuta al cardinale Girolamo Capodiferro che lo aveva fatto edificare su edifici preesistenti di proprietà della famiglia dal 1548.

Sala I: Viene chiamata stanza dei Papi per via delle cinquanta iscrizioni illustranti la vita di alcui pontefici voluti dal cardinale Bernardino. Viene chiamata anche Stanza del soffitto azzurro per via del soffitto ricoperto da una tela turchina suddivisa in tanti piccoli vani detti camerini da verno. Le decorazioni del soffitto a cassettoni sono del 1777.
Sala II: Fu realizzata contemporaneamente alla III sala. Fu decorata nella zona alta delle pareti da dei fregi pitturati a tempera su tela da Perin del Vaga. Il resto delle pareti venne dipinto con delle boiseries oggi scomparse.
Sala III: Viene chiamata anche “Galleria del Cardinale”. Fu progettata nel bienno 1636-37 insieme alla precedente da Paolo Maruscelli per porvi la collezione di Bernardino Spada. Il soffitto è a travicelli. Delle porte-finestre immettono in ballatoi di cui uno è munito di ringhiera in ferro che si affaccia sul giardino grande.
Sala IV: Fu fatta edificare al posto di una terrazza in legno che prospettava sul giardino grande. In questa sala sono esposte delle opere di scuola caravaggesca.

Galleria Spada conserva opere di Guercino, Baciccia, Orazio Gentileschi, Artemisa Gentileschi, Guido Reni. Nel cortile si visita la celebre Galleria Prospettica realizzata dal Borromini. Dopo un lungo restauro, dal 15 gennaio 2008 è possibile ammirarvi nuovamente  la “Morte di Didone” del Guercino, realizzata nel Seicento dal pittore bolognese.

 

Author: Pro Loco Roma

Share This Post On

Submit a Comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *