Il Tevere – La più antica via dell’Impero Romano

 

Fin dalle prime civiltà gli esseri umani hanno stabilito i loro primi insediamenti  in luoghi che reputavano vantaggiosi, caratterizzati dalla vicinanza a risorse naturali e vie di collegamento facili da sfruttare. Non c’è da stupirsi dunque che i più grandi imperi della Storia siano nati nei pressi di grandi fiumi. Il Tevere è uno di questi.

Il Tevere, che ha la propria sorgente nel Monte Fumaiolo, è stata la prima e essenziale ragione di prosperità per i latini: le sue acque non solo fornivano importanti risorse, necessarie al sostentamento di una popolazione in costante crescita, ma erano una formidabile via di comunicazione grazie alla quale merci e persone potevano spostarsi efficientemente fino alla costa.

La stessa leggenda dell’origine della città ha inizio con l’abbandono dei due futuri fondatori (Romolo e Remo), ancora neonati, in una cesta in balia delle sue mutevoli correnti.

Come cresceva il prestigio e la grandezza di Roma, così l’importanza della sua principale via di comunicazione aumentava di pari passo. Il culto del Tevere, il quale acquisì forma antropomorfica ed il nome di Tiberino, era centrale nella vita della capitale dell’Impero. Divinità benevola ma dall’umore mutevole, era tanto rispettato e venerato per i doni che elargiva quanto temuto per le terribili inondazioni che poteva scatenare quando veniva offeso. Anche solo la costruzione di un ponte richiedeva sacrifici e rituali officiati dai sacerdoti più anziani e riveriti.

Le feste più importanti dedicate al Tevere erano dette Tiberinalia. Si potevano protrarre per più giorni, nei quali si banchettava con pesci e crostacei tipici del fiume e venivano compiuti riti di purificazione delle acque.

Tale riverenza ed importanza ha generato nel tempo una notevole quantità di storie ed aneddoti riguardanti il fiume, come ad esempio la nascita dell’Isola Tiberina. Isola artificiale, secondo la vulgata sarebbe nata quando, al momento della cacciata dell’ultimo re etrusco Tarquinio il Superbo, la plebe, inferocita nei confronti del monarca, avrebbe gettato nel fiume tutti i sacchi di grano ad egli destinati. Col tempo, e via via che la corrente accumulava detriti, i sacchi avrebbero aumentato il livello del letto del fiume e con l’accumularsi dei detriti si sarebbe andata a formare una vera e propria isola.

Uno dei più famosi aneddoti riguardanti i ponti del fiume è probabilmente quello riguardante Costantino prima della battaglia di Ponte Milvio e narrato da Eusebio di Cesarea. Il ponte in questione fu teatro della vittoria del futuro imperatore e, secondo la leggenda, la notte precedente alla battaglia contro le truppe di Massenzio venne visitato in sogno dalla visione di Cristo, che gli comandò di adottare il suo simbolo e vincere. A seguito dell’apparizione onirica, Costantino sgominò le truppe del suo rivale e iniziò l’opera di cristianizzazione di Roma.

Con la fine dell’Impero e la progressiva espansione del Papato, il fiume vide ben pochi interventi di manutenzione o modifica, ma la sua importanza non diminuì affatto. Il porto dell’Emporium, storico punto d’attracco di barconi e chiatte cariche di merci, venne gradualmente abbandonato in favore di quello che verrà poi chiamato “Porto di Ripa Grande”, mentre altri porti minori si svilupparono a seconda delle necessità, come il porto di Ripetta, o il famoso Porto dei Travertini, dove giungevano i marmi necessari alla costruzione di Castel Sant’Angelo.

Anche oggi lungo le sponde del Tevere non mancano gli eventi e le feste. Dal 25 giugno al 31 agosto “Lungo il Tevere 2021: un fiume di cultura”, un evento per tutti gli appassionati di musica, teatro ed eventi culturali. Si esibiranno associazioni come l’Ardeafilarmonica e artisti come Valentina Galdì e Gianluca Sciortino o Livio Cirronis con i Rel’s band per rendere indimenticabili le serate di questa estate romana.

Se avete voglia di esplorare tutte le iniziative relative al Tevere, non vi resta che recarvi sul sito ufficiale LungoIlTevere 

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Author: Pro Loco Roma

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