IL GRANDE NINO MANFREDI

Nino Manfredi è stato un attore, regista, sceneggiatore, doppiatore e cantante. Ha dedicato la sua vita all’arte, è stato un maestro della commedia all’italiana (definizione del critico Gian Piero Brunetta) e pilastro del cinema, insieme ad Alberto Sordi, Ugo Tognazzi e Vittorio Gassman.
Nato il 22 marzo 1921 a Castro dei Volsci, in Ciociaria, Nino Manfredi presto si trasferisce con la sua famiglia a Roma. Quindici anni più tardi soggiorna per un lungo periodo in ospedale a causa di una grave tubercolosi, ma non si perde d’animo ed impara a suonare un banjo che lui stesso ha costruito. Entra in un complesso a plettro dell’ospedale e dopo un’esibizione della compagnia di Vittorio De Sica si avvicina al mondo della recitazione. Questa sorprendente passione lo spingerà a frequentare l’Accademia Nazionale di Arte Drammatica di Silvio d’Amico che segnerà l’inizio della sua esplosiva carriera.

Il legame che lo lega alla città di Roma è profondo. I suoi film raccontano un pezzo di storia, e le sue interpretazioni sono strabilianti e uniche grazie alla sua vena umoristica e la sua simpatia innata.
Nino Manfredi coinvolge totalmente gli spettatori, e ci riesce grazie alla sua straordinaria capacità di saper umanizzare i personaggi che interpretava. Lo ricordiamo come gangster alle prime armi in “Susanna tutta Panna” (1957), come latin lover in “Tempo di Villeggiatura” (1956) e come nonno Geppetto in “Pinocchio” (1971) di Luigi Comencini.
Il sabato sera entrava nelle case degli italiani intrattenendoli con “Canzonissima“.
Nel 1974 recita insieme a Vittorio Gassman, Marcello Mastroianni, Federico Fellini, Aldo Fabrizi e Stefania Sandrelli in “C’eravamo tanto amati” di Ettore Scola.
Interpreta Nino Garofoli, emigrante in Svizzera costretto a tingersi i capelli di biondo, in “Pane e Cioccolata” (1974) di Brusati, e rappresenta, poi, Michele Abbagnano il venditore abusivo di caffè sui treni del Sud in “Café Express” (1980).
Poi ancora “Audace colpo dei soliti ignoti” (1960) di Nanni Loy e “Brutti, sporchi e cattivi” (1976) di Scola.
Il grande successo teatrale arriva con “Rugantino” (1963), recitando con Aldo Fabrizi e Bice Valori, che lo porterà negli Stati Uniti d’America.
Molto attivo in radio, Nino Manfredi è anche cantante di storici successi musicali, tipicamente romani, come “Tanto pe’ cantà“, “Roma nun fa la stupida stasera“, solo per citarne alcuni. Ha prestato la sua voce, tra gli altri, a Robert Mitchum, Franco Fabrizi, Sergio Raimondi e a Marcello Mastroianni.
In qualità di attore ha conquistato cinque Nastri d’Argento e cinque David di Donatello.
La sua ironia, anche verso temi religiosi, era apprezzata da tutti, tanto da ricevere un invito dal Papa Giovanni Paolo II alla rappresentazione in Vaticano di una commedia giovanile scritta proprio dallo stesso Papa.

Nino Manfredi ci lascia all’età di ottantatré anni il 4 giugno 2004. Lo ricordiamo, qui sotto in foto, insieme al compagno di vita Alberto Sordi e alla celebre Monica Vitti.

 

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Author: Pro Loco Roma

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