Sotterranei del Campidoglio, una recente scoperta
I sotterranei del Campidoglio sono stati esplorati e rilevati da un gruppo di speleologi nel 2002. Benché l’Altare della Patria sia uno dei monumenti più importanti e visitati da milioni di turisti ogni anno, sono in pochi a sapere che esso nasconde una parte sotterranea.
Si tratta di una cava di tufo usata come rifugio antiaereo e la quale contiene una serie di strutture idrauliche antiche. Risulta strano che nei sotterranei del Campidoglio ci fosse il tufo, poiché la maggior parte del materiale, ai tempi degli antichi romani, veniva importato dalle zone limitrofe e non nel centro città.
All’interno delle cave svuotate sono state rinvenute sostruzioni in laterizio che servivano sicuramente a mantenere la pesantezza del Vittoriano che è possibile ammirare in superficie. Quelli che un tempo erano corridoi, gallerie e aule oggi sono diventate sale espositive del complesso museale del Vittoriano. Purtroppo però quello che è possibile visitare oggi è sicuramente opera di rimaneggiamenti del passato, per cui non ci è dato sapere com’era l’assetto originale delle cave.
I sotterranei del Campidoglio furono trasformati da cave di tufo in rifugi antiaerei durante la seconda guerra mondiale. Fu possibile grazie al monumento e alla sua pesantezza, che rendevano il rifugio a “prova di bomba”. Inoltre, essendo nel centro della città il rifugio aveva a disposizione un pronto soccorso, una grande fornitura d’acqua potabile, delle uscite di sicurezza e disponeva anche di servizi igienici. A testimonianza di questo periodo ci sono diverse scritte. Tra queste un’epigrafe che riporta il primo giorno dei bombardamenti avvenuto il 19 luglio del 1943 e che causò 1500 vittime.
Le strutture idrauliche ancora presenti nei sotterranei del Campidoglio sono due. Una è datata intorno al 126 a.C., anno in cui a Roma fu portata l’acqua Tepula, nome dato dalla temperatura tiepida, che scorreva nell’ultimo acquedotto romano costruito nel 125 a.C. Questa struttura è una cisterna cunicolare che serviva a immagazzinare soprattutto l’acqua piovana. La seconda struttura idraulica, invece, è un condotto che unisce i sotterranei del Campidoglio con Piazza Venezia.