Norchia, tra i più importanti centri dell’Etruria
Abitata sin dal paleolitico superiore, con la sua estensione tra i solchi scavati dal Fosso Biedano, il Fosso di Pile e dell’Acqua Alta, Norchia fu di certo uno dei più importanti centri dell’Etruria già a partire dagli inizi del VI o del V secolo a.C. Durante il periodo della dominazione romana l’importanza di Norchia diminuì, ma non per questo andò perduta, forse proprio grazie alla Via Clodia, che collegava Roma alle province etrusche passando per importanti centri come Blera e Tuscania. Nonostante questa favorevole posizione la città fu quasi dimenticata durante l’età repubblicana per ritornare in auge nel X secolo d. C. in piena epoca medioevale. In questo periodo Norchia tornò ad essere frequentata, poiché nel suo territorio era definito il confine fra Longobardi e Ducato romano, fortificato nel XII secolo da papa Adriano IV. La presenza di un centro abitato nel medioevo è inoltre testimoniata, nei pressi del Fosso di Pile, da alcuni resti del borgo, del castello della famiglia Di Vico e della Chiesa di San Pietro risalente al IX secolo d. C. e costruita su un preesistente tempio etrusco-romano.
Norchia, la Necropoli
Il più prezioso tesoro di Norchia, tuttavia, può di certo essere considerato la sua necropoli. Sono infatti migliaia le tombe rupestri disseminate non solo sull’altura ma anche lungo i fianchi dei fossati che la delimitano. Alcune di queste, proprio per la loro caratteristica e per il loro stato di conservazione, risultano essere tra le più importanti del mondo etrusco. Le tombe di Norchia, alcune delle quali usate nel medioevo come abitazioni a grotta e ricoveri, risalgono a due differenti periodi : l’arcaico e l’ellenico ; e possiedono diversi tipi architettonici. La tipologia più frequente, tuttavia, è quella delle tombe a dado con la peculiarità del vano di sottofacciata aperto a portico . La parte superiore, il dado vero e proprio, reca infatti scolpita la finta porta e culmina con una terrazza che veniva utilizzata per il rito della libagione in onore agli dèi. Una scala, infine, conduceva al portico colonnato dove avveniva il pasto rituale ed i defunti venivano posti nella camera ipogea sigillata da grossi blocchi. Fra le più importanti tombe della necropoli di Norchia possiamo citare : la Tomba Ciarlanti, la Tomba Smurinas, la Tomba Prostila e la Tomba Caronte nella necropoli del Fosso di Pile, e la Tomba dei Lattanzi in quella del Biedano.