Palazzo della Sapienza e la Chiesa di S. Ivo
In Piazza Sant’Eustachio si erge il complesso del Palazzo della Sapienza e la Chiesa di S. Ivo, con la sua bella cupola e l’originale campanile a spirale di Borromini. Il Palazzo fu realizzato verso la fine del Quattrocento nel periodo di Pio III e Giulio II per riunire in un’unica sede le scuole universitarie romane, dislocate nei dintorni del Rione Eustachio. Venne chiamato “Sapienza” nel tardo cinquecento da Sisto V, che si occupò di ultimare i lavori finali. Solo nel 1935 l’università di Roma fu trasferita in edifici più moderni, ed ora il Palazzo ospita l’Archivio di Stato di Roma, il quale conserva tutti i documenti riguardanti la città per l’intero arco della vita dello Stato Pontificio, dal IX secolo al 1870. Sulla facciata principale, opera di Giacomo della Porta, è inciso il motto “Il timore di Dio è l’inizio di ogni conoscenza”. L’ ambiente che colpisce maggiormente l’attenzione è il cortile, cuore barocco dell’edificio cinquecentesco, su cui affaccia anche la Chiesa di Sant’Ivo. Della Porta è riuscito a creare un ambiente unico per armonia e magnificenza e Borromini è riuscito a realizzare nel suo particolare Barocco la facciata di S. Ivo che si integra perfettamente con l’ambiente circostante.
La Chiesa di S. Ivo: La chiesa nasce come cappella dell’antica università romana. Fu realizzata da Borromini su richiesta di Urbano VIII, che si rivolse all’architetto per far completare il palazzo della Sapienza con una chiesa dedicata a S.Ivo, protettore degli avvocati. Vi vollero anni per il completamento della Chiesa, i lavori della chiesa e della cupola iniziarono intorno al 1640 e finirono intorno al 1660. La cupola è considerata tra le più belle di Roma per fattori di eleganza e originalità; sia internamente che esternamente è rivestita di decori. Negli spicchi si possono vedere i simboli araldici di Alessandro VII, monti, stella e rami di quercia; le dodici stelle, invece, rappresentano i dodici apostoli. Nel centro della lanterna doveva esserci la colomba dello Spirito Santo, posta in alto per simulare l’atto di scendere sulla terra e portare la Sapienza all’umanità. A seguito di un crollo non fu più ripristinata.
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