Dorothy Circus Gallery
Roma è una città piena d’arte, questo è indubbio, però la città soffre di uno strano complesso narcisistico che non le permette di vedere il futuro, la città eterna è ancora troppo innamorata del suo glorioso passato e quindi tutto sembra essersi fermato al periodo barocco con qualche accenno Sabaudo e del ventennio ma niente di più, fortunatamente ci sono alcuni coraggiosi che vorrebbero trasformare Roma in senso POP per avvicinarla a città come Londra, New York, Parigi, Tokyo … Sicuramente questa strada è molto insidiosa ma del resto senza rischio non c’è possibilità di successo, Alexandra Mazzanti è una delle sognatrice che pensa che sia possibile fondere la bellezza del passato con il gusto contemporaneo, il suo capolavoro è Dorothy Circus Gallery, galleria d’arte contemporanea vicino Campo dei Fiori, che anno dopo anno è diventato un vero e proprio punto di riferimento per gli amanti del Pop Surrealism.
A giugno Alexandra ha rilasciato un’intervista molto interessante, ve ne proponiamo alcuni estratti :
Quando hai aperto la galleria e in quel momento che stava succedendo nel mondo dell’arte a Roma?
Ho aperto Dorothy Circus Gallery nel 2007, A quei tempi a Roma, ma anche in Italia, c’erano molte gallerie focalizzate sull’arte concettuale ed astratta e ogni esposizione era caratterizzata da un’atmosfera fredda ed impersonale.
Secondo me le gallerie d’arte erano estranee alle rivoluzioni artiche e poetiche che stavano avvenendo nel nuovo millennio e molte di queste gallerie ignoravano la trasformazione dei gusti del pubblico a livello globale.
I giovani artisti venivano semplicemente ignorati dalla cultura ufficiale mentre venivano favoriti artisti e movimenti esplosi ed accettati già da 20 o 30 anni, questi movimenti potevano quindi contare sul supporto dei soliti nomi noti della critica italiana. Collezionare arte era appannaggio solo di pochi richi e fortunati personaggi mentre nessuno pensava ai giovani collezionisti.
Come si sono trasformati i tuoi gusti in fatto d’arte da quando hai aperto la galleria?
I miei gusti sono solidi e stabili, ma sono comunque sempre alla ricerca di nuove proposte. Provo ad offrire al mio vasto pubblico esperienze artistiche nuove e mai viste prima, mi impegno molto ogni volta che devo scegliere un tema di ogni sigola esposizione. Amo esplorare le possibilità offerte dalla fusione tra pop art e problemi sociali, promuovere e stimolare la coscienza sociale attraverso la bellezza e la magia dei capolavori del Surrealismo Pop e della Street Art
Per leggere la versione originale in inglese dell’intervista visita questa pagina