San Lorenzo in Damaso
La Chiesa di San Lorenzo in Damaso, in Piazza della Cancelleria, è nota sin dall’antichità, dal sinodo di papa Simmaco, come Titulus Damasi. Secondo la tradizione San Lorenzo in Damaso fu costruita per la prima volta da papa Damaso I nella sua casa verso il 380. Esiste un distico attribuito a papa Damaso che celebra la costruzione della chiesa: “HAEC DAMASVS TIBI CHRISTE DEVS NOVA TECTA DICAVI LAVRENTII SAEPTVS MARTYRIS AVXILIO”
Donato Bramante la modificò sostanzialmente alla fine del XV secolo su ordine del cardinale Raffaele Riario, durante i lavori di restauro del contiguo Palazzo della Cancelleria, dandole una nuova forma interna. Nei primi anni del XIX secolo, sotto la dominazione francese, fu sconsacrata. Nel 1820, dietro indicazione di papa Pio VII, fu restaurata da Giuseppe Valadier, ricevendo l’assetto attuale. Un ulteriore restauro fu reso necessario dopo un incendio che danneggiò la basilica nel 1944.
La Chiesa è costruita su un mitreo romano; scavi sotto il cortile del Palazzo della Cancelleria nel 1988 – 1991 hanno rivelato fondazioni (IV e V secolo) della grande basilica fondata da Papa Damaso I, una delle più importanti chiese paleocristiane di Roma. Inoltre è stato identificato un cimitero in uso dal VIII secolo fino a poco prima della costruzione dei palazzo. La chiesa paleocristiana aveva come particolarità una navata trasversale posta dietro l’abside, sicché la basilica appariva circondata da portici. All’estremità della navata sinistra della chiesa si trova la Cappella della Concezione dove sull’altare è situata l’icona della S. Vergine, ritenuta opera romana dell’ultimo quarto del XII-XIII secolo.