San Sisto Vecchio
Piazzale Numa Pompilio, 8
Roma (RM)
Telefono 06 77205174
La Chiesa di San Sisto Vecchio costruita nel IV secolo, è registrata nei documenti come il titulus Crescentianae, che la pone in relazione ad una certa Crescenziana, forse la matrona che ne finanziò la costruzione. La tradizione vuole che la costruzione di San Sisto vecchio sia stata approvata da papa Anastasio I (399-401). La chiesa conserva le reliquie di papa Sisto II, santo cui è dedicata, traslate qui dalle catacombe di San Callisto nel VI secolo.
San Sisto fu ricostruita all’inizio del XIII secolo per volere di papa Innocenzo III. È conservato un affresco reallizzato in questa occasione e raffigurante scene dal nuovo testamento e dagli apocrifi. Il resto dell’edificio, ad eccezione dell’abside e della torre campanaria, fu del tutto rimodernato da Filippo Raguzzini su commissione di papa Benedetto XIII, intorno agli anni 1730. Nel chiostro vi sono i resti della più antica chiesa e la relativa cappella annessa, all’interno della quale sono rappresentate le “Storie di San Domenico”. Assolutamente da non perdere il campanile del XII secolo, a tre ordini di trifore, del tempo di Innocenzo III (fine del 1100).
Il convento annesso alla chiesa fu la prima sede dei frati predicatori a Roma e, per incarico di papa Onorio III, san Domenico vi raccolse una comunità di monache disposte ad accettare una più stretta osservanza. Nel 1891 la monaca domenicana Antonia Lalia vi fondò la congregazione missionaria detta, dal titolo del monastero, di San Sisto.