L’8 Dicembre: storia e origini

L’ 8 dicembre di ogni anno, in Italia e nel mondo, si celebra la festa dell’Immacolata Concezione, giorno dedicato alla Vergine Maria e si dà inizio ai preparativi per le celebrazioni della nascita di Gesù. L’arrivo del Natale! Che gioia! Tra decorazioni natalizie, luci, presepe e  l’albero addobbato, riunirsi con amici e famiglia per passare momenti di gioia e allegria che sanno di atmosfera natalizia è sempre un gran piacere. Ma il giorno dell’accensione dell’albero non ha soltanto una tradizione e un’origine cristiana; infatti affonda le sue lontane radici nelle antiche tradizioni pagane e nei culti dei popoli nord-europei.

L’albero di Natale ha un forte valore simbolico: di un nuovo inizio e di serenità, come accade in tutte le famiglie riunite a festeggiare insieme l’8 dicembre, giorno in cui si accendono milioni di lucine in casa ed anche in molte piazze delle città italiane. Abbiamo qualche eccezione: come a Milano dove accade il giorno prima per Sant’Ambrogio, mentre in Puglia è il 6 dicembre, quando ricadono le celebrazioni per San Nicola, all’estero come a New York la data invece è quella del 1° Dicembre.

Se, dunque, preparare l’albero ha assunto nel corso dei secoli e della storia un forte valore prevalentemente e profondamente cristiano almeno per la nostra bella penisola, alle origini non è sempre stato così. Il lato pagano della festa si è diffuso però con i venti del Nord che, soffiando dalle città europee, dai Celti ai Vichinghi, hanno diffuso celebrazioni atte ai festeggiamenti per l’arrivo dell’inverno: gli alberi sempre verdi per questi popoli erano segni di buon auspicio, tra i Celti era usanza che i sacerdoti e le sacerdotesse colorassero di rosso gli abeti e i pini, mentre i Vichinghi, ritenevano che avessero poteri magici. 

Ed ecco qui perché oggi anche noi li ADDOBBIAMO A FESTA!

La tradizione via via è continuata arrivando nella vita delle nobili famiglie dell’Impero Romano, i quali adornavano le proprie domus con rami e alberi di pino e regalando i rametti come segno di buona speranza per il futuro.

In seguito, con la nascita e la diffusione del cristianesimo nel corso dei secoli, l’albero da simbolo dei miti e delle religioni pagane è diventato un uso proprio della cristianità. In Europa la prima testimonianza di un albero natalizio, collocato in una piazza e addobbato con candele e dolciumi è datata 1441, nella città estone di Tallinn, anche se secondo molti storici, il primato andrebbe riconosciuto alla città di Riga in Lettonia o di Brema in Germania. Dunque con questi dati si può constatare che la tradizione dell’albero era diffusa solo negli stati del nord e solamente a partire dall’Ottocento si diffuse in tutto il continente. In Italia la tradizione dell’albero arrivò grazie alla regina Margherita di Savoia, consorte del re Umberto I, la quale ne allestì uno presso il Palazzo del Quirinale.

Oggi l’albero di Natale da Roma, New York a Dubai, decorato con le tipiche palline natalizie, splendide luci e la stella a completare il tutto, con la sua maestosità emessa, affascina grandi e piccoli di tutto il mondo al di là della lingua e della religione ed è un’usanza alla quale non vogliamo proprio rinunciare, ancora meglio se condivisa con amici e persone care.

Molte città e paesi in puro spirito natalizio e giocoso hanno cercato di competere per il titolo dell’albero di Natale dei record, in tanti ci hanno provato ma nessuno è mai riuscito a superare il record tutto italiano, che appartiene alla caratteristica cittadina umbra di Gubbio, dove la serie di alberi che vanno a formare l’albero di Natale,  posta sul Monte Ingino, entra in tutti gli effetti nel record mondiale.

Dunque chi farà l’albero più bello? e il più grande? 

Chi più ne ha più ne metta…. non ci resta che augurarvi buone feste a tutti!

 

Author: Pro Loco Roma

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